Sicurezza stradale, a Firenze parte il progetto DAVID per salvare 58 vite umane nei prossimi 10 anni
Si chiama DAVID, come la celebre statua simbolo della città, ed è il nuovo Piano strategico per la sicurezza stradale che farà di Firenze un caso nazionale perché si propone - con un approccio innovativo che coniuga scientificità con analisi economica - come obiettivo principale quello di salvare 58 vite umane nei prossimi dieci anni. David è stato progettato dall’associazione intitolata a Lorenzo Guarnieri, il giovane morto lo scorso giugno alle Cascine investito da uno scooter guidato da una persona ubriaca, ed è stato subito apprezzato dal Comune di Firenze che l’ha fatto proprio e darà tutto il supporto all’associazione per arrivare presto a risultati. Supporto non solo logistico, ma anche politico: uno dei fini è anche quello di promuovere una proposta di legge di iniziativa popolare per arrivare a una modifica del codice della strada che riesca a contemplare anche il caso di ‘omicidio stradale’, ovvero trovare le forme per inasprire le pene per chi guida sotto effetto di alcol o droghe e causa un incidente mortale.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina a Palazzo Vecchio dal sindaco Matteo Renzi e da Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo, accompagnato dalla moglie Stefania. Presenti anche rappresentanti di altre associazioni legate a giovani vittime della strada.
Il progetto, elaborato da una delle principali società di consulenza al mondo quale McKinsey, prevede un approccio scientifico e integrato. David sta per Dati e analisi; Aderenza alle regole; Vita ed educazione; Ingegneria; Dopo la violenza. In pratica si metteranno insieme i dati dell’incidentalità del Comune (quanti incidenti avvengono, dove avvengono, quali sono le cause, quali controlli e dove vengono fatti, quanti e quali corsi vengono fatti nelle scuole per la formazione, quale assistenza viene fornita alle famiglie che hanno subito un lutto, qual è lo stato delle strade ecc), per arrivare a un ‘profilo’ degli scontri che si verificano a Firenze e da lì finalizzare un piano che riesca davvero a incidere su questo dramma troppo spesso sottovalutato. Tra dieci anni, negli intenti dell’associazione, saranno salvate almeno 58 vite umane. Negli ultimi 5 anni, infatti, la media di incidenti mortali a Firenze è stata di 21 decessi e dimezzando questo trend si risparmieranno, da oggi al 2020, 58 persone.
“Non dobbiamo occuparci degli incidenti stradali solo sull’onda del dolore e della commozione - ha detto Renzi - ma dobbiamo capire che sono una vera e propria emergenza sociale ed economica che deve essere tra le prime preoccupazioni di un’amministrazione”. Alcune cifre, raccolte da McKinsey, sono lampanti: a livello mondiale gli incidenti incidono per l’1,5% sul Pil, mentre la spesa per la prevenzione continua ad essere irrisoria.
A giugno saranno già pronti i primi risultati del progetto e sarà già possibile delineare la ‘road map’ per la lotta all’incidentalità. Di pari passo andrà avanti la proposta di legge popolare sull’omicidio stradale, fattispecie che al momento non è prevista dal codice italiano ma che è già presente in altri paesi europei. “Sono fiducioso - ha aggiunto Renzi - che questo progetto, unico nel panorama nazionale, potrà rivelarsi molto interessante anche per altri comuni”.
“La morte di nostro figlio non deve essere vana, così come quella di tutti i ragazzi ai quali è stato tolto il diritto alla vita per colpa di chi assume comportamenti criminali alla guida e per la mancanza di una cultura di sicurezza e prevenzione - hanno sottolineato Stefano e Stefania Guarnieri - . Chi governa deve intervenire per combattere e prevenire questi comportamenti. Per questo motivo abbiamo deciso di regalare alla città un piano per la sicurezza stradale che indicherà al Comune cosa fare e come fare per fermare questa strage. Siamo contenti che il sindaco abbia capito l’importanza di questo progetto e siamo fiduciosi che al piano seguiranno i fatti”.
Al progetto lavoreranno professionisti dell’associazione e di McKinsey, tecnici del Comune e della facoltà di ingegneria dell’Università di Firenze. Il Comune pagherà solo le spese vive, mentre tutti gli altri costi saranno sostenuti dall’associazione. A David danno inoltre il loro contributo altre associazioni che operano sul territorio fiorentino, come l’associazione Gabriele Borgogni e l’associazione Generazione Contatti. (edl)
In allegato una foto della presentazione, alcune slide del progetto DAVID, il profilo dell’associazione Lorenzo Guarnieri e il comunicato stampa della onlus