Celebrazioni per gli 80 anni dell'Opera Madonnina del Grappa, il sindaco Domenici: "Una realt forte in rapporto costan

Categoria
"Oggi, a 80 anni dalla sua nascita, l'Opera è una realtà forte e consolidata. Interamente dedicata alla sofferenza e alle povertà dei senza casa, dei senza lavoro, degli anziani soli. Ha saputo realizzare molti progetti e ha conquistato una posizione di assoluta preminenza nella nostra città per quanto riguarda l'aiuto ai bisognosi e la formazione dei più giovani, sapendo trarre energia dall'impegno e dal sacrificio dei molti che ad essa hanno dedicato tempo, intelligenza ed amore. Mantenendo sempre vivo e fecondo il rapporto con il quartiere, con Firenze e con le istituzioni cittadine".Lo ha detto il sindaco Leonardo Domenici nel corso della solenne cerimonia per la chiusura delle celebrazioni per l'ottantesimo anniversario della fondazione dell'Opera Madonnina del Grappa, che si è svolta oggi pomeriggio nel Salone dei Cinqucento in Palazzo Vecchio. Alla cerimonia, presieduta da Stefano Marmugi nella doppia veste di presidente del Quartiere 1 e di "figlio" dell'Opera, hanno partecipato il vicepresidente della Regione Toscana Angelo Passaleva, i sindaci delle città di Galeata, Bassano del Grappa, Crespano del Grappa e Scutari, autorità religiose e militari.Il sindaco Domenici ha ricordato le tappe più significative dell'Opera Madonnina del Grappa da quando, nel 1912 nel quartiere di Rifredi, Don Facibeni viene destinato a svolgere il suo apostolato e il suo sacerdozio. "Le sue tante strutture di carità, diffuse anche in altre province e in paesi lontani – ha aggiunto il sindaco Domenici – come le case famiglia e di riposo, le mense, il centro di ascolto, le sue molteplici attività come la scuola di formazione e lavoro, il centro sportivo, le cooperative sociali, le missioni in Brasile e in Albania, testimoniano la crescita e il successo di una straordinaria realtà della quale Firenze è orgogliosa e alla quale ci sentiamo vicini e partecipi".In conclusione il sindaco ha ricordato le parole con le quali il Consiglio Comunale e l'allora sindaco Giorgio La Pira il 3 ottobre 1951, vollero conferire a Don Giulio Facibeni la cittadinanza benemerita - unico caso nella storia della città. Questo il testo della motivazione: "Attese le particolari benemerenze di Monsignor Giulio Facibeni nel ministero sacerdotale esplicato nella Pieve di Rifredi dedicata a S. Stefano in Pane e nel campo sociale per avere fondato nell'anno 1915 il dì 1° di giugno il nido di figli dei richiamati alle armi 1915-18 e nell'anno 1924 il dì 4 novembre l'orfanotrofio "Madonnina del Grappa" che accolse primi fra tutti gli orfani dei caduti nella stessa guerra, al quale istituto ha dato continuo, nobile crescente impulso meritandosi l'appellativo di padre; Considerato come l'Amministrazione comunale intenda concedere a Monsignor Giulio Facibeni, cappellano di trincea, decorato di medaglia d'argento al valor militare, che è vanto e decoro di Firenze, un'attestazione di pubblico riconoscimento per l'opera di lui continua pietà, di carità, di bene sociale, Delibera per acclamazione unanime di conferire a Monsignor Giulio Facibeni pievano della Parrocchia di S. Stefano in Pane, fondatore della Madonnina del Grappa il titolo di Cittadino benemerito di Firenze".In mattinata il sindaco Domenici, assieme alle delegazioni degli altri Comuni, ha deposto corone di fiori al cimitero di Rifredi sulle tombe di Don Giulio Facibeni, Giorgio La Pira e Fioretta Mazzei.(fd)