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Il sindaco di Firenze Leonardo Domenici scriverà al ministro degli Interni Amato e al sottosegretario Ettore Rosato per sollecitare l'attenzione e l'intervento del Governo sulla difficile situazione del Corpo dei Vigili del fuoco, che anche nella nostra città attraversano una sempre più grave crisi organizzativa e finanziaria. Domenici inoltre, come presidente nazionale dell'Anci, proporrà che i problemi dei Vigili del fuoco vengano affrontanti con il governo in una delle prossime sedute della Conferenza Stato-Città, nella convinzione "che il problema debba essere ricollocato e trattato nella più generale questione della sicurezza, sulla quale governo ed enti locali stanno concretamente collaborando".Le iniziative sono state annunciate stamani dopo l'incontro che il sindaco, insieme all'assessore Riccardo Nencini, ha avuto in Palazzo Vecchio con i rappresentanti dei sindacati territoriali Cgil-Cil-Uil dei Vigili del fuoco, che hanno portato a Domenici una lettera da parte dei Coordinamenti e Federazione nazionale dei lavoratori del Corpo, in cui si chiedeva un suo intervento in qualità di presidente dei Comuni italiani. "Ho presto atto della situazione e della realtà veramente critica che stanno vivendo i Vigili del fuoco a Firenze e più in generale nel nostro paese ha detto il sindaco ed ho accolto la loro richiesta di aiuto, convinto e consapevole del ruolo indispensabile e di grande valore civile che svolgono nelle nostre città e nei nostri territori. E credo che sia giusto che i cittadini siano sensibilizzati su questa situazione. Nei giorni scorsi, il prefetto di Firenze Andrea De Martino ha scritto al ministro dell'Interno per sollecitare l'attenzione del governo sui problemi del Comando provinciale dei Firenze; mi associo volentieri alla sua iniziativa, per far sì che i problemi possano essere affrontati e che sia scongiurato il rischio della chiusura di presidi e di abbassamento della risposta alle richieste di soccorso".I rappresentanti dei lavoratori hanno illustrato al sindaco i principali problemi del Corpo: la cronica carenza di organico derivante dal tur-over; il mancato potenziamento del sistema di soccorso e delle risorse "necessarie a garantire livelli di servizio almeno accettabili"; il mancato riconoscimento delle professionalità del personale, sia amministrativo sia operativo per la "logorante e pericolosa attività prestata"; l'azzeramento dei finanziamenti per la formazione del personale; ed in generale "i tagli indiscriminati ad un bilancio già cronicamente esiguo" che mettono in discussione "la stessa sopravvivenza dell'organizzazione antincendi e il diritto dei cittadini alla propria incolumità", con l'aumento esponenziale del rischio di incidenti sul lavoro, purtroppo già accaduti anche in Toscana "con un inaccettabile contributo di sangue".Per quanto riguarda i dati sulla la situazione fiorentina, i rappresentanti sindacali (Angela Triglia, Antonio Lazzaro, Sergio Baviello per la Cgil, Roberto Casini e Fabio Bargagna per la Cisl e Roberto Lenzi e Alberto Borgia per la Uil) hanno ricordato che la carenza di personale al Comando provinciale di Firenze corrisponde a circa il 25% dell'organico previsto; mentre gli interventi di urgenza effettuati sono stati circa 11.400 nel 2005, 11mila nel 2006 e nel 2007 fino ad oggi 4.700. "Se si verificassero due eventi in contemporanea che necessitano il nostro intervento, come ad esempio un grosso incendio e un grave incidente sull'autostrada hanno spiegato i lavoratori non riusciremmo ad affrontarli. Siamo davvero in una situazione drammatica, che sta diventando sempre più inaccettabile".(ag)