Conferito dal sindaco Renzi il Fiorino doro a Paolo Fresco

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"Volendo bene a Firenze e facendo bene il proprio lavoro ha creato ricchezza, posti di lavoro, sviluppo"

Il sindaco Matteo Renzi questa mattina ha conferito in Palazzo Vecchio il Fiorino d’oro della città di Firenze all’avvocato Paolo Fresco, ex numero due di General Electric.
Alla cerimonia che si è svolta nel Salone dei Cinquecento era presente anche l’amministratore delegato del Nuovo Pignone Claudi Santiago.
Il Fiorino, come si legge nella motivazione, è stato attribuito a Fresco “per l’importante contributo dato alla città come imprenditore illuminato che ha saputo rilanciare il genio creativo, innovativo e produttivo di Firenze con lo sviluppo industriale del Nuovo Pignone e per la sua attività di filantropia e mecenatismo”.
Dopo aver esercitato la professione legale a Roma (fino al 1962), Fresco entra a far parte della filiale italiana della General Electric. Negli anni successivi assume diversi incarichi nell’ambito della multinazionale statunitense: nel 1990 entra a far parte del Consiglio di amministrazione e nel 1992 viene nominato vice presidente esecutivo (vice chairman and executive officer) e membro del comitato esecutivo (corporate executive office). Nel 1998, lasciata la General Electric - della quale resta membro del Consiglio di amministrazione fino alla fine del 2002 - diventa presidente della Fiat Spa fino a febbraio 2003.
“Il riconoscimento all’avvocato Fresco è un riconoscimento a una storia bella - ha detto Matteo Renzi -, alla storia di un italiano che ha avuto un grande successo nel mondo, che ha saputo investire il proprio talento al di là dei confini nazionali e che ha deciso di far convergere la propria strada con la strada di Firenze”. “L’acquisizione del Nuovo Pignone da parte della General Electric - ha aggiunto il sindaco - ha permesso alla fabbrica fiorentina di essere oggi la principale azienda della città come crescita economica e numero di dipendenti. Oggi vale dieci volte quello che valeva nel 1994”. “Il Nuovo Pignone - ha continuato Renzi - funziona da ponte tra ciò che siamo stati e ciò che vogliamo essere. È un’azienda che non rinuncia ai valori umani, anzi ne fa l’elemento motore del proprio futuro. E lo fa in un contesto economico in cui lo sguardo sulla tanto discussa globalizzazione ha in Firenze un presidio d’eccellenza”.
“Premiando Paolo Fresco - ha affermato Renzi -, abbiamo premiato una persona che volendo bene a Firenze e facendo bene il proprio lavoro di imprenditore ha creato ricchezza, posti di lavoro, sviluppo. In un momento di crisi mi sembra bello che Firenze valorizzi ciò che ha”.
Paolo Fresco si è detto “profondamente onorato” per l’onorificenza. “Mi considero fiorentino nell’anima - ha detto -: sono molto legato a questa città, fin da quando ero un giovane studente. Penso poi che Firenze per il futuro abbia infinite opportunità, sia nell’industria, come si dimostra con il Nuovo Pignone, sia con il suo artigianato fiorente”. “La cosa più importante per Firenze - ha aggiunto - credo sia coniugare cultura e benessere economico e questo si sta già facendo. Ma penso anche al turismo o al miglior utilizzo dei beni culturali”. (fp)