Nassiriya, il sindaco Renzi ha reso omaggio ai caduti

“È importante ricordare non come esercizio retorico e vuoto, ma per riconoscersi come parte di una comunità. Ciò che è accaduto sei anni fa a Nassiriya è profondamente impresso nel cuore di tutti noi, nei cuori dell’Arma dei carabinieri, dell’esercito e delle famiglie dei militari e dei civili che hanno perso la vita. Mai come in quel momento, abbiamo capito il bisogno di declinare in modo nuovo valori antichi e sempre presenti, come i valori dell’appartenenza, della Patria, dell’impegno in un mondo che è profondamente diverso dal passato, ma che, non per questo, non ha bisogno di un Paese che sia capace di essere operatore di pace nel mondo”. Con queste parole il sindaco Matteo Renzi ha reso omaggio questa mattina, in piazza dell’Unità italiana, ai 19 italiani (dodici carabinieri, cinque soldati dell’esercito e due civili), che persero la vita nell’attentato del 12 novembre 2003.
Alla cerimonia di commemorazione, nel corso della quale è stata deposta una corona di rose al Monumento ai caduti, erano presenti, tra gli altri, alcuni membri della Giunta e del Consiglio comunale, il generale di brigata Riccardo Amato, comandante legione carabinieri Toscana, il generale di divisione Antonio De Vita, comandante dell’Istituto geografico militare di Firenze, e uno schieramento interforze formato da carabinieri, esercito e fanfara dei carabinieri. Presente anche il Gonfalone del Comune di Firenze.
“Tutti insieme - ha aggiunto il sindaco - esprimiamo la nostra vicinanza alle famiglie che hanno perso un congiunto e soprattutto il nostro desiderio di riscoprire in un tempo di rapporti liquidi la solidità e la bellezza del sentirsi comunità, del sentirsi nazione e del sentirsi cittadini di un mondo che ha sempre più bisogno del valore dell’appartenenza”.  Nel suo intervento il comandante Riccardo Amato ha evidenziato "l'importanza del ricordo e la significatività della giornata per le Forze armate". (fp)