“Un intervento di umanità ancor prima che di legalità. A Firenze nel 2010 è impensabile che ci siano persone che vivono in una situazione come quella che fino a questa mattina esisteva in via Pietri”. Il sindaco Matteo Renzi presenta così l’operazione di sgombero effettuata questa mattina nell’insediamento abusivo sorto in un’area privata a Novoli, dietro la sede della Caritas.
Lo sgombero fa seguito all’ordinanza di agosto in cui si intimava alla proprietà di mettere in sicurezza l’area e di allontanare le persone che vi dimoravano abusivamente in strutture di fortuna “per motivi di igiene, di incolumità pubblica e di sicurezza urbana”. L’atto ordinava alla proprietà anche di “provvedere all’adozione di tutte le misure idonee alla messa in sicurezza del terreno nonché alla successiva adozione di tutti gli strumenti necessari ad impedire l’accesso e l’utilizzo da parte di terzi”. In caso di inadempienza, l’ordinanza dava disposizione alla Polizia Municipale di intervenire. Come è accaduto questa mattina. Intorno alle 9 una task force dell’Amministrazione comunale (oltre ai sedici agenti e due ufficiali dei vigili, era presente personale delle direzioni sicurezza sociale, ambiente, servizi tecnici e della Protezione Civile) coordinata dalla vicecomandante Antonella Manzione, è entrata nel terreno abbandonato dove sono state trovate quindici persone di nazionalità rumena distribuite in otto piccoli insediamenti. A tutti è stato offerto un percorso di accoglienza temporanea da parte dei servizi sociali, ma soltanto in quattro hanno dato la loro disponibilità e sono stati quindi accompagnati nelle strutture individuate. Gli altri hanno invece declinato l’offerta. I ricoveri di fortuna sono stati abbattuti e sono state avviate le operazioni di pulizia e rimozione del materiale, terminate nel pomeriggio.
“Il messaggio che vogliamo lanciare con questo sgombero è che a Firenze le persone non possono vivere nelle condizioni di disagio, degrado e insicurezza, per loro e per gli altri, come quelle in cui vivevano gli abitanti di via Pietri – spiega il sindaco Renzi – . È stata un’esigenza di umanità prima ancora che di recupero della legalità. A tutti abbiamo offerto un percorso all’interno dei servizi sociali e la nostra disponibilità, ma deve essere chiaro che il Comune non è un bancomat e le regole devono essere rispettate da tutti, senza distinzioni di nazionalità. L’azione di stamani – continua il sindaco – vuole anche lanciare un segnale ai residenti, che da tempo denunciavano la situazione con la quale erano costretti a convivere, e alla città intera: la nostra attenzione su questo terreno è massima, non ci sono zone ‘franche’ né dimenticate”.
Da oggi scattano i 15 giorni previsti dall’ordinanza entro cui la proprietà deve presentare al Comune la relazione tecnica sugli interventi da effettuare per mettere in sicurezza e recintare il terreno in modo da garantire la sua inaccessibilità ed anche eseguire materialmente i lavori necessari. Se trascorso questo periodo i proprietari non avranno eseguito quanto disposto, sarà l’Amministrazione comunale a procedere a spese del privato. Nel frattempo la Polizia Municipale sarà presente con un presidio per impedire nuovi ingressi.
“Voglio ringraziare il personale del Comune impegnato nell’intervento – aggiunge il sindaco Renzi –, in particolar modo la Polizia Municipale che ha eseguito lo sgombero con fermezza e umanità e che è da tempo impegnata in operazioni di questo tipo: penso all’ex scuola di viale Guidoni, all’ex ospedale Meyer, all’ex mercatino multietnico. La prossima tappa contro il degrado sarà l’abbattimento dell’edificio delle ex poste di via del Pratellino: entro 10 giorni la proprietà deve dirci se vuole procedere in proprio, oppure lo facciamo noi a loro spese. I tempi non saranno comunque lunghi: se verificheremo la presenza di amianto potremo demolire la struttura entro Natale, ma se l’amianto non ci fosse a breve l’area avrà un volto nuovo”. (edl-mf)