“Vorrei che tutti insieme oggi dedicassimo un pensiero dal cuore a Mario Piccioli”. A queste parole pronunciate dal sindaco Matteo Renzi durante la cerimonia di saluto per il 66° anniversario della Liberazione di Firenze, l’intero Salone dei Cinquecento si è alzato in piedi per un lungo e commosso applauso in ricordo del presidente dell’Aned Firenze (Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti), sopravvissuto ai lager nazifascisti e guida di molti studenti fiorentini nei “Viaggi della memoria” nei campi di concentramento nazisti in Austria, Germania e Polonia, e recentemente scomparso.
“Ci sono tanti amici che ogni anno mancano e ci mancano – ha detto ancora il sindaco Renzi – ma ce n’è uno in particolare che ci ha lasciato da pochi giorni, cui vorremmo dedicare questa giornata. Io l’ho conosciuto quando ero presidente della Provincia e ho visto le emozioni che venivano negli occhi e nei cuori dei ragazzi quando lui con la sua voce flebile raccontava l’esperienza di Mauthausen. Perché a lui dobbiamo, per la sua storia e la sua esperienza, il gemellaggio che abbiamo fatto con quella città.
“Lui, e lo dico al figlio che è qui con noi – ha concluso il sindaco – non era Mario Piccioli, ma è ancora Mario Piccioli e continuerà ad esserlo. E continuerà ad essere un punto di riferimento per tutti noi, per le ragazze e i ragazzi che grazie alle iniziative della Regione Toscana, della Provincia di Firenze e dei vari Comuni, all’azione dell’Aned continueranno a ricordare il valore di una esperienza drammatica come il valore che costituisce il senso di un’identità di un popolo”.(fd)
11 agosto, il commosso ricordo di Mario Piccioli
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Il sindaco Renzi: "Dedichiamo a lui questa giornata"