Parco delle Cascine, inaugurato il restauro del Giardino della catena e della Grotta del frate

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Il sindaco Renzi: "Il recupero del Parco è una delle nostre priorità"

È stato inaugurato oggi il restauro del Giardino della catena e della Grotta del frate nel Parco delle Cascine.
Il Giardino della catena, di stile romantico, riproduce su progetto del 1871 di Attilio Pucci, primo sovrintendente ai Giardini e Pubbliche passeggiate del Comune, gli elementi propri dell’epoca - ci sono il laghetto, la Grotta del frate, la montagnola, i prati e piccole aree di sottobosco -, delimitati da percorsi con sedute in muratura. Il Giardino fu pensato per offrire un luogo di riposo a coloro che non volevano o non potevano inoltrarsi nelle Cascine.
All’inaugurazione erano presenti il sindaco Matteo Renzi, i dipendenti delle direzioni Ambiente e Cultura e dei servizi Tecnici del Comune di Firenze, che hanno curato la progettazione e seguito i lavori.
“Il restauro del Giardino della catena e della Grotta del frate fa parte del progetto più ampio di recupero del Parco delle Cascine - ha detto il sindaco -. Dobbiamo riprenderci questo Parco che, secondo me, è il più bello del mondo. Ci sono tante cose da fare: dobbiamo intervenire in termini di viabilità, di sicurezza, di lotta al degrado. Qualcosa, però, è già stato fatto, come ad esempio la realizzazione di un percorso per le persone diversamente abili intorno al Monumento all’indiano e il ritorno degli spettacoli all’Anfiteatro dopo undici anni”. “Un passo alla volta, centimetro dopo centimetro - ha aggiunto Renzi -, con grande tenacia e determinazione restituiremo alle famiglie il Parco delle Cascine, che è una delle nostre priorità. E il 21 settembre, in occasione delle assemblee nei 100 luoghi, presenteremo un primo masterplan sul Parco con una visione organica dell’area”.
I lavori di restauro del Giardino e della Grotta, costati complessivamente 370.000 euro, sono stati progettati e seguiti dal servizio Belle Arti del Comune per quanto riguarda il recupero delle opere in muratura (210.000 euro), mentre sono stati progettati e seguiti dalla direzione Ambiente per quanto riguarda le opere a verde, di viabilità e gli impianti di irrigazione (160.000 euro).
L’intervento alla Grotta del frate, chiamata così per l’eremita dipinto al suo interno, ormai perduto, è consistito nel restauro della decorazione in spugne e scogliere che formano la Grotta; nel restauro delle panchine in pietra che costituiscono l’arredo davanti alla Grotta (le panchine hanno lo schienale in spugne e la seduta in frombole di fiume); nella messa in sicurezza della Grotta, in accordo con la Sovrintendenza, mediante la realizzazione di una staccionata in legno rustico e cancelli in ferro a protezione dei percorsi per renderla fruibile; nel ripristino dell’impianto idrico con l’installazione di un nuovo impianto con riciclo dell’acqua; nell’impermeabilizzazione della vasca; nell’installazione di una nuova illuminazione esterna e nella collocazione di lampade a led nella vasca. (fp)