Spese del Comune, le precisazioni del sindaco Renzi

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Questo l’intervento del sindaco Matteo Renzi:

“Una smentita è solo una notizia data due volte. Fedele a questo principio ho evitato a lungo di intervenire sulle polemiche contro di me e la mia amministrazione che nelle ultime settimane si sono intensificate in rete e sui media locali. Arriva però un momento in cui è necessario mettere da parte lo stile british, armarsi di santa pazienza e rispondere colpo su colpo perché la verità dei fatti resti a galla. Pace se la notizia viene data due volte. Almeno che rimanga agli atti la verità...
Una premessa. Mi piacerebbe essere criticato per la mia idea di città. Essere criticato per le pedonalizzazioni e per la politica culturale, per le scelte sul welfare e quelle sulle scuola, per la cura delle strade o per l'idea di sviluppo di Firenze. Su questi temi nulla, vuoto assoluto. L'opposizione si occupa di altro. Nelle ultime settimane le polemiche ricevute spaziano dalla presenza del Gonfalone per la cerimonia di nomina a Cardinale dell'Arcivescovo di Firenze fino alla mia decisione (che mi sembra così ovvia) di non intitolare una via a Bettino Craxi. E poi le spese. Sono un amministratore che fa della trasparenza la parola chiave e quando leggo le polemiche sui soldi sono il primo a indignarmi.

I. Il costo della giunta. Perfino Striscia la Notizia ha ripreso una polemica chiaramente fasulla di due consiglieri del PdL, desiderosi di una carriera da Gabibbo più che da amministratori. Mi si accusa di aver aumentato il costo della Giunta a Firenze rispetto alla precedente amministrazione. Falso, falso, falso. La Giunta di Firenze ha per Statuto la possibilità di arrivare a 16 membri. Fedele al mio motto “Dimezziamo il numero di parlamentari e consiglieri regionali” ho iniziato dimezzando il numero degli assessori che oggi sono 8. Ho pensato di dover dare infatti il buon esempio. La Giunta che mi ha preceduto è stata composta da molte persone perbene, ma ha avuto in media 14 assessori, con altrettanti capi-segreteria nominati su “fiducia”. Aggiungo che negli anni scorsi gli amministratori guadagnavano il 10% in più: l'indennità è stata tagliata dal Parlamento qualche anno fa. Dunque, ci sono meno assessori e costano meno. Un dato incontrovertibile. Possibile che ci sia chi si beve la favoletta del “La Giunta costa di più?”
II. Il numero del personale del Comune. Si dice: hanno aumentato il numero dei dipendenti. Bene, andiamo a vedere. Prendiamo un anno a caso come comparazione. Nel 2005 (e se prendessi il 2002 il divario sarebbe ancora più evidente) i dipendenti comunali erano 5236; oggi i dipendenti comunali sono 4838. Nel 2005 i dipendenti a tempo determinato erano 85, oggi 72. Di che cosa stiamo parlando? Perché insistere con le menzogne?
III. Il numero dei dirigenti. Nel 2005 erano 84, oggi i dirigenti sono 70. Perché barare così spudoratamente senza nessun giornalista che abbia la voglia di fare un controllo sui numeri veri?
IV. Il numero del personale delle aziende partecipate. Nel 2008 in ATAF erano 1.391, oggi sono 1.282; alla Centrale del Latte erano 184, oggi sono 179; la Sas aveva 216 persone ora sono 198; al Maggio Musicale erano 415 oggi sono 374. C'erano quattro CDA per quattro ASP: adesso una sola. Potrei continuare per quattro pagine. Sfido chiunque a tirare fuori il caso di una persona assunta in un'azienda del Comune di Firenze grazie alla segnalazione di un politico, durante il mio mandato. È una sfida pubblica, chiunque ha qualcosa da dire lo faccia, grazie.
V. I voli e gli hotel. Un volo negli Stati Uniti lo scorso settembre ha causato la dura reprimenda di un consigliere comunale del PdL. Una delegazione del Comune (quando si dice delegazione potreste pensare a qualche decina di persone, assistenti, segretarie, addetti stampa, eccetera. Nel nostro caso la delegazione era composta da ben due persone: io e l'assessore alla cultura, senza alcun membro dello staff. In due basta e avanza) si è recata negli Stati Uniti per l'accordo siglato con National Geographic sulla Battaglia d'Anghiari; accordo, giova ricordarlo, che porta in cassa al Comune 250.000$. Le accuse? La business class in aereo e il presunto albergo di lusso. Andiamo con ordine. Quando voli fuori Europa non solo è consentito, ma è anche più logico prendere la business: arrivi e fai subito gli incontri; rientri al mattino dopo aver dormicchiato e vai subito al lavoro in Palazzo. Dunque difendo con forza la scelta di prendere la business negli intercontinentali. Tuttavia devo anche dire che nel Firenze-Parigi-Washington su cui mi hanno attaccato non c'era neanche la business. Avevamo fatto tardi, non c'era più posto e dunque abbiamo viaggiato in economy: l'ennesima dimostrazione di come le polemiche siano pretestuose. La prossima volta, lo prometto, prendo la business! Sull'albergo: la Legge riconosce 184euro per breakfast, pranzo, cena e hotel. Puoi andare a dormire anche in un sette stelle: giustamente c'è un limite invalicabile. Se in alcuni alberghi, per motivi logistici o personali, decidi di superare quella cifra non c'è problema, basta che tu paghi personalmente. Cosa che io ho fatto a Washington. Ma dov'è lo spreco di denaro pubblico se decidi di pagarti la stanza di tasca tua? A meno che non si voglia contestare al sindaco di Firenze il dovere (non il diritto, il dovere) di rappresentare una città come questa in tutto il mondo.
VI. Le auto blu. Quando non giro in bici, viaggio con l'auto elettrica regalata al Comune dalla Nissan e con un'auto ibrida del 2004 regalata al Comune dalla Toyota. Ho dato disposizioni perché tutte le auto blu (Volfo e Alfa) fossero vendute all'asta e gli assessori adesso viaggiano da soli. Non viene loro rimborsato neanche il taxi. Questo è un comune con le auto verdi altro che le auto blu.

Grazie all'opera di razionalizzazione delle spese e all'abbattimento degli affitti quest'anno siamo una delle poche città d'Italia, forse l'unica, che ABBASSA l'addizionale Irpef. Cioè che riduce le tasse. Perché è l'ora di finirla con questo modo di procedere che grava sempre sulle spalle dei cittadini: da 0,3 a 0,2% sull'IRPEF. E i cittadini risparmiano.

Lo so, non avrei dovuto perdere mezzora a mettere in fila tutti questi numeri. Chi mi conosce sa come sono fatto. Per me la politica è servizio. E mi ritengo una persona fortunato, perché faccio il lavoro più bello del mondo. Ma non ho l'anello al naso e dopo un po' mi dispiace. Fare questo mestiere ti impone di essere attaccato su tutto o quasi, lo so. Ma nella città di Pinocchio anche i consiglieri del centrodestra e qualche giornalista prevenuto dovrebbero sapere che non si dicono le bugie. Perché non sta bene. E non è giusto, tutto qui”.