Lunedì in Palazzo Vecchio la cerimonia per la cittadinanza onoraria allo scrittore iraniano Akbar Ganji, simbolo della lotta per i diritti umani e civili
Lunedì 12 giugno nel Salone dei Dugento in Palazzo Vecchio, al termine della seduta del consiglio comunale, sarà solennemente conferita dal sindaco Leonardo Domenici la cittadinanza onoraria della città di Firenze ad Akbar Ganji, giornalista e scrittore iraniano simbolo della battaglia per i diritti umani e civili. Ganji sarà presente alla cerimonia, prevista in Palazzo Vecchio alle 18 al termine del consiglio comunale. Si tratta di una delle prime uscite ufficiali del giornalista dopo la liberazione, avvenuta nel marzo scorso al termine di sei anni di durissima detenzione nelle carceri di Teheran, dove era recluso per reati di opinione e dove aveva sopportato lunghi periodi di isolamento, l'aggravarsi di una forma di asma e un massacrante sciopero della fame.Il conferimento della cittadinanza onoraria venne decisa dal consiglio comunale di Firenze il 21 novembre del 2005, mentre il dissidente era in carcere. Nel marzo scorso, proprio alla vigilia della insperata decisione del governo iraniano di rimetterlo in libertà, il sindaco scrisse a Ganji per comunicargli la formalizzazione dell'atto del consiglio e l'auspicio che la cerimonia si potesse tenere entro l'estate. Il programma dell'evento di lunedì, che inizierà alle 18, prevede gli interventi del sindaco, del presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, del professor Antonio Cassese, ex presidente del tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia e dello stesso Akbar Ganji.La liberazione di Ganji è arrivata dopo che in tutto il mondo si era attivata una grande mobilitazione a suo sostegno, che aveva coinvolto 14 premi Nobel e il segretario dell'Onu Kofi Annan. In Italia l'associazione "Articolo 21" aveva promosso una raccolta di firme per la liberazione del dissidente, raccogliendo le adesioni di parlamentari di tutti i gruppi politici; mentre in Toscana era stata organizzata una capillare campagna di solidarietà, che ora vede nel conferimento della cittadinanza onoraria di Firenze uno dei suoi momenti più significativi.Nella lettera inviata a Ganji, il sindaco Domenici aveva espresso "a nome personale e dell'intera nostra comunità i sentimenti di autentica solidarietà per la dura prova che lei sta conducendo, con conseguenze così gravi per la sua persona, in difesa della libertà di espressione e del diritto di critica. Su questi temi Firenze è da sempre, per storia e tradizione, fortemente impegnata. Conferire a lei la cittadinanza onoraria di Firenze significa per tutti noi riaffermare l'attualità di quei principi e la necessità ancora oggi, di difenderli in ogni parte del mondo dove vengono impediti e minacciati".Ganji, laureato i sociologia, è stato un entusiasta sostenitore della rivoluzione islamica ma poi ha cominciato ad esprimere opinioni non gradite al governo ed è stato arrestato una prima volta nel '97. Nell'aprile 2001 è stato condannato e rimesso in carcere per aver accusato alti esponenti del regime iraniano di essere coinvolti nell'omicidio di alcuni intellettuali. (ag)