Firenze per la Locride e contro le mafie, il sindaco Domenici: "L'impegno dei Comuni per la difesa della legalità"

"L'impegno della città di Firenze, così come quello di tutti i Comuni italiani, è quello di portare avanti ed estendere una rete di mobilitazione concreta per la difesa della legalità, per la formazione civile contro le mafie, per la ricostruzione democratica in ogni parte del nostro paese. Lo dimostra la solenne iniziativa di oggi, congiunta con Locri, ma ne parleremo anche all'Assemblea nazionale dell'Anci che si terrà a Bari a fine giugno". Sono le parole del sindaco Leonardo Domenici, che ieri è intervenuto durante il consiglio comunale in seduta congiunta con quello di Locri, per votare l'adesione a "Avviso Pubblico", un'associazione di Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane (il presidente è Andrea Campinoti, sindaco di Certaldo) costituita nel 1996 per promuovere azioni di prevenzione e contrasto all'infiltrazione mafiosa nel governo degli enti locali. Fra gli interventi, grazie al collegamento in teleconferenza, oltre a quello del presidente del consiglio comunale di Firenze Eros Cruccolini, quelli del sindaco e del presidente del consiglio comunale di Locri Francesco Macrì e Vincenzo Carabetta, del presidente di Libera don Luigi Ciotti, del presidente dei Comuni della Locride e sindaco di Roccella Jonica Sisinio Zito, del coordinatore nazionale di Avviso Pubblico Pierpaolo Romani.Dopo aver ringraziato "tutti coloro che hanno reso possibile questo importante appuntamento", il sindaco ha ricordato il percorso che ha portato alla collaborazione fra Firenze e la Locride, iniziato all'indomani dell'omicidio Fortugno, avvenuto il 16 ottobre 2005, con il progetto "Firenze per Locri". Il 12 dicembre di quell'anno, il Consiglio comunale deliberò un Patto di Solidarietà con il Comune di Locri al fine di sostenere e incoraggiare l'azione politica e amministrativa del suo sindaco nell'impegno a riscattare la politica dal giogo delle intimidazioni e della violenza e, nel contempo, a rispondere positivamente alla richiesta dei giovani che hanno lamentato l'isolamento culturale che spezza ogni loro prospettiva di riscatto; il 21 marzo 2007 una delegazione della città di Firenze, guidata dagli assessori Lastri, Nencini e dal presidente del consiglio comunale Cruccolini, partecipò alla "Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie" organizzata a Polistena dalle associazioni Libera e Avviso Pubblico, con il contributo dei i ragazzi del Liceo Gramsci che realizzarono la scenografia del palco; infine, nell'aprile scorso, gli artigiani e i produttori agroalimentari della Locride sono stati ospiti dell'ultima edizione della mostra dell'artigianato di Firenze. "Uno degli atti con i quali la nostra città ha affermato il proprio impegno per la valorizzazione dell'economia di quelle zone – ha detto il sindaco - anche grazie all'aiuto della CNA, dell'Associazione degli Industriali, della Lega delle Cooperative e di alcuni albergatori fiorentini".Dopo il voto di ieri, con il quale il consiglio comunale ha aderito all'associazione "Avviso Pubblico" gli impegni di Firenze enunciati dal sindaco per la Locride sono diversi : gli scambi turistici, con una particolare attenzione alle vacanze della popolazione anziana e dei più giovani; la collaborazione tra le radio fiorentine e i ragazzi del forum Forever, che hanno creato una radio che trasmette dal Palazzo Nieddu, luogo dell'omicidio di Fortugno; gli scambi commerciali tra le imprese artigiane (ad esempio, un'azienda di Locri che effettua ricami è stata messa in contatto con i negozi fiorentini che vendono questi prodotti; una azienda di dieci donne calabresi che producono fitofarmaci estratti dal bergamotto è stata messa in relazione con alcune farmacie fiorentine); l'incontro sul terreno dell'educazione alla legalità tra i ragazzi delle scuole; la partecipazione dei nostri studenti, la prossima estate, ai campi di lavoro nella Valle del Marro."In particolare – ha aggiunto Domenici – vogliamo portare avanti il lavoro per la mobilitazione dei giovani: da loro può e deve venire l'impulso fondamentale perché la democrazia sia rispettata in tutto il paese. Soprattutto in un momento come questo, in cui sentiamo la fatica della politica, in cui esiste una difficoltà delle istituzioni nel rapporto con i cittadini, in cui affrontiamo il tema dei costi delle istituzioni. Ma voglio anche aggiungere che in molti Comuni i sindaci non hanno le auto blu, ma hanno l'auto incendiata, come atto di intimidazione: a loro dobbiamo una solidarietà non formale, ma iniziative concrete per portare avanti la democrazia. Come questa a Firenze". (ag)