Il Comune ‘taglia' le spese di fondazioni e associazioni culturali ed economiche

Palazzo Vecchio chiede forti riduzioni per consulenza, rappresentanza, missioni, sponsorizzazioni, pena la perdita del contributo

Il Comune di Firenze vuole limitare alcune tipologie di spese degli organismi partecipati e se queste indicazioni non verranno rispettate l’amministrazione non erogherà il contributo finanziario previsto.
E’ la ‘scure’ prevista da una delibera approvata oggi dalla giunta (che verrà proposta al consiglio) che si abbatterà sugli organismi partecipati dall’amministrazione quale socio o promotore, cioè enti, fondazioni, associazioni di diritto pubblico o privato in controllo pubblico, ai quali eroga contributi finanziari. La logica è quella di applicare anche a questi organismi le linee di comportamento ‘etico’ che già segue il Comune che negli ultimi anni ha ridotto diverse tipologie di spese ordinarie, tra cui quelle per il personale, per l’acquisto di beni, prestazioni di servizi e acquisto di beni da terzi.
In particolare, come prevede la delibera, a decorrere da quest’anno i vari organismi dovranno ridurre le proprie spese: del 20% per acquisto, manutenzione, noleggio, esercizio di autovetture ed acquisto di buoni taxi; del 25% per studi e consulenze; del 50% per rappresentanza; del 50% per missioni/trasferte (trasporto, alloggio vitto ecc.), con esclusione di quelle effettuate per tournée artistiche, per le quali devono comunque essere rispettati i limiti di spesa individuali previsti per il personale comunale; del 100% per sponsorizzazioni di attività di soggetti terzi.
Nel caso di mancato rispetto di questi indirizzi, non sarà erogato il previsto contributo finanziario. (edl)