Oltre 200 le domande per il concorso internazionale per opere d'arte al Palazzo di Giustizia
Oltre 200 domande, da tutta Italia ma anche dall’estero, per partecipare al concorso internazionale lanciato dal Comune di Firenze per abbellire con cinque opere d’arte il Palazzo di giustizia. I termini si sono chiusi ieri e tra pochi giorni sarà nominata la commissione esaminatrice. Ai vincitori andranno 550 mila euro in totale.
Il bando è stato indetto ai sensi della legge 717 del 1949 che impone alle amministrazioni pubbliche che costruiscono nuovi edifici pubblici di destinare una quota della spesa totale prevista nel progetto per realizzare opere di abbellimento degli edifici stessi.
“Un successo– dichiara il sindaco e assessore alla cultura Dario Nardella – che dimostra come la scelta del concorso internazionale sia stata quella giusta e il ‘brand’ Firenze a favore dell’arte contemporanea abbia attirato moltissimi anche dall’estero. La particolarità del bando, inoltre, è quella di rivolgersi non solo ad artisti affermati ma anche a giovani che proveranno a valorizzare il Palazzo di giustizia e i suoi dintorni, e quindi l’intera zona di Novoli”.
“Una dimostrazione – aggiunge - di un’attenzione sempre alta di Firenze verso l’arte contemporanea con investimenti importanti. Segnalo anche che siamo tra i pochi Comuni che non solo attuano la legge del '49 ma vincola parte dell’investimento alle nuove generazioni”.
Due delle opere saranno infatti selezionate tra artisti, residenti in Italia o all’estero, under 35 e per loro sono destinati quasi 70 mila euro ciascuno. Per la realizzazione delle 3 opere d’arte in concorso selezionate tra gli artisti over 35 è destinata invece la somma massima di 136 mila euro ciascuna. Le opere dovranno essere inedite, ossia appositamente ideate per il concorso, e in armonia con lo stile architettonico del palazzo di giustizia.
Le opere saranno site specific in quanto dovranno “tenere conto dell’ambientazione all’interno di uno spazio dedicato alla giustizia e ai diritti umani e civili: il tribunale inteso come luogo dell’ordine virtuoso dei rapporti umani in funzione del riconoscimento e del trattamento istituzionale di una persona, spazio dedicato al rispetto di un codice che regolamenta i comportamenti ammessi e non ammessi in una comunità umana”. Le opere, scultoree e/o istallazioni artistiche, dovranno “valorizzare e sottolineare l’importanza nella nostra società di valori quali la giustizia, il rispetto, la parità, l’imparzialità, i diritti e i doveri di ogni singolo essere umano”.
Le opere selezionate, una volta realizzate, saranno collocate in cinque spazi: l’area verde antistante l’ingresso del palazzo di giustizia lato Peretola; il resede esterno ingresso lato parco San Donato; la hall di accesso del palazzo lato Peretola (zona compresa tra i metal detector e il bar); l’ingresso “Basilica” lato Peretola; e l’ingresso “Basilica” lato parco San Donato. (edl)