Unity in diversity, due Mappe di Boetti accoglieranno i sindaci nel Salone dei Cinquecento

Due opere d’arte contemporanee accoglieranno i sindaci che arriveranno a Firenze da ottanta città del mondo per il forum “Unity in diversity”. Si tratta di due grandi Mappe di Alighiero Boetti, che per la prima volta in Italia vengono esposte nello stesso luogo. Un vero evento nell’evento, che oggi è stato presentato in Palazzo Vecchio dall’assessore alla cooperazioni e relazioni internazionali Nicoletta Mantovani e dalcuratore Sergio Risaliti. Presenti anche rappresentanti della Fondazione e dell’Archivio Boetti, i partner che hanno reso possibile l’esposizione Lorenzo Pinzauti di Leofrance e Umberto Magni di MAG JLT, e Michele Casamonti della Galleria Tornabuoni.
“Sono rimasta estasiata di fronte all’allestimento del Salone dei Cinquecento – ha esordito l’assessore Mantovani –. Si tratta del coronamento di mesi di lavoro e queste opere sono davvero perfette per accogliere i sindaci provenienti da tutto il mondo per parlare di pace”. L’esposizione delle due grandi Mappe, voluta dal sindaco Dario Nardella, assume infatti un valore simbolico di assoluto rilievo in questa cornice internazionale, quando i temi affrontati dai rappresentanti delle città del mondo saranno il dialogo tra i popoli, la centralità dell’arte e della cultura nella costruzione della pace, la difesa delle antiche civiltà e delle tradizioni nella globalizzazione, “l’unità nella diversità” – come recita il titolo del Summit. Senza dimenticare che le due opere di Boetti sono state ricamate su cotone da donne afghane negli anni ottanta-novanta e riproducono il passaggio epocale della trasformazione dei confini sovietici con la Perestrojka, quando dalle ceneri dell’Unione Sovietica sorse la Russia nell’agosto del 1991.
“Le due Mappe di Boetti sono immagini icone del nostro tempo perché rappresentano la trasformazione geopolitica che ha caratterizzato lo scenario internazionale negli ultimi anni – sottolinea Risaliti –. Opere iconiche del contemporaneo che si confrontano l’arte del passato. Basti dire che le Mappe di Boetti dialogheranno in Palazzo Vecchio con la serie di Arazzi medicei disegnati da Bronzino e Pontormo, ora esposti nel Salone dei Duecento, e con le mappe cinquecentesche del Danti e del Bonsignori conservate nella Sala delle Carte Geografiche o del Mappamondo”.
La mostra, a cura di Risaliti, è organizzata dal Comune diFirenze – Direzione Musei Civici ed Eventi in collaborazione con la Fondazione Alighiero e Boetti, l’Archivio Boetti, la galleria Tornabuoni Arte di Firenze e Parigi.
Le due opere di Boetti saranno visibili fino al 22 novembre. (mf)