SS. Annunziata, sopralluogo ai cantieri del restauro della facciata della Basilica e della fontana del Tacca
Il Sindaco Dario Nardella ha effettuato ieri pomeriggio un sopralluogo per verificare i lavori di restauro che hanno interessato la facciata della Basilica della SS. Annunziata e la fontana, posta nel lato ovest della piazza, di Pietro Tacca.
“I lavori, cominciati lo scorso luglio, sono stati terminati a tempo di record, con quattro mesi di anticipo rispetto alla scadenza prevista a marzo 2016, in tempo per la visita di Papa Francesco. Un esempio di efficienza e di attenzione al nostro patrimonio artistico che ci rende orgogliosi” ha dichiarato Nardella.
“Un plauso va ai nostri uffici che hanno coordinato i lavori, e alla ditta esecutrice, la ‘Restauri artistici e monumentali’ della famiglia Mannucci, ma prima di tutto il ringraziamento va alla signora Christel Murmann, che ha donato i fondi necessari alla realizzazione dell’intervento. Una nostra concittadina tedesca che, in onore della memoria del marito scomparso, ha voluto fare questo grande regalo alla nostra città, contribuendo alla conservazione di una delle più importanti basiliche cittadine, e di una piazza simbolo del genio rinascimentale fiorentino” ha aggiunto il sindaco.
L’intervento ha riguardato la facciata e il colonnato della basilica, il chiostro e parte della pavimentazione. I lavori, cominciati lo scorso luglio, saranno definitivamente terminati nelle settimane immediatamente successive alla visita di Papa Francesco (resta da completare la spolveratura dei fronti interni del loggiato e alcuni piccoli interventi sulla pavimentazione). Attualmente sono stati rimossi i ponteggi proprio per la visita del Papa. Il restauro sarà comunque completato a tempo di record: entro la fine di novembre, mentre il termine previsto era il 10 marzo 2016.
Saranno invece definitivamente rimossi domani, giovedì, i ponteggi alla fontana del Tacca (l’altra ‘gemella’ sul lato est era già stata restaurata lo scorso anno). Anche per questo intervento i lavori sono proceduti molto velocemente, e sono stati conclusi con un mese di anticipo sul previsto.
La fontana è stata interamente restaurata: basamento lapideo e struttura in bronzo. Ripristinato anche l’impianto idraulico originale, che non funzionava da ben sette anni.
Già dal prossimo fine settimana, le due fontane, gioielli barocchi che impreziosiscono la piazza di SS.Annunziata, saranno perfettamente funzionanti.
Il costo complessivo dell’intervento, sulla basilica e sulla fontana, è stato di 300mila euro.
La donazione della signora Murmann è stata dedicata appunto alla memoria del marito, Benito Zorzìt, non vedente, scomparso nel 2013, ed è stata effettuata con lo sgravio fiscale offerto dall’art bonus.
Zorzìt, friulano, perse la vista all’età di 9 anni nel 1933, tra gli ultimi invalidi civili della Prima Guerra Mondiale, a causa dell’esplosione di alcuni residui bellici.
Dopo aver studiato a Trieste, nel 1948 si spostò a Firenze, dove si diplomò prima in pianoforte presso il Conservatorio Luigi Cherubini, e in seguito in fisioterapia.
Insegnò per 20 anni fisioterapia all’Istituto dei Ciechi. Per 5 anni è stato Presidente dell’Unione Italiana Ciechi, sezione di Firenze.
La Signora Murmann, originaria di Friburgo, in Germania, arrivò a Firenze nel 1961, e conobbe Zorzìt cinque anni più tardi, nel 1966. Da allora, i due furono inseparabili, e scelsero di restare a Firenze.
“Spesso con Benito ci dicevamo ‘che fortuna abbiamo a poter abitare in una città così piena di bellezza’. È per questo che, alla sua morte, mi è venuto naturale pensare che anche a lui sarebbe piaciuta tanto l’idea di poter contribuire a conservare la bellezza di Firenze per il futuro” afferma oggi la signora Murmann.
Questa l’iscrizione che sarà posta in SS. Annunziata per ricordare questo gesto di amore per Firenze:
“In vita Benito Zorzìt è stato alto esempio di umanità e di dedizione agli altri. Il restauro della facciata e del porticato della Basilica della Santissima Annunziata e della fontana ovest di Pietro Tacca sono stati voluti dalla moglie in sua memoria, a testimonianza del suo grande amore per la città e della sua volontà di preservarla per il futuro”.
(fdr)