Assemblea annuale Anci, il sindaco Nardella: "La Legge di stabilità è finalizzata ad accompagnare la ripresa tendenziale in atto"
“Dopo molti anni, finalmente questa Legge di stabilità non prevede alcun aggravio verso gli Enti locali e non costringe i sindaci a metter mano alle tasse locali ed è finalizzata ad accompagnare la ripresa tendenziale in atto. Ci consentirà finalmente di dare attenzione alla qualità dei servizi, all’innovazione, al corretto rapporto pubblico/privato, a sostenere gli investimenti”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella nel suo intervento all’assemblea annuale dell’Anci al Lingotto a Torino.
Il sindaco, delegato Anci alle città metropolitane, è intervenuto nella sessione pomeridiana del convegno dal titolo ‘Investire sui Comuni per un’Italia più competitiva’, coordinato dal direttore del Sole 24 Ore Salvatore Padula.
“Finalmente viene superato il Patto di stabilità che era assolutamente insopportabile - ha continuato il sindaco -, uno strumento che denota l’aspetto più regressivo di una mentalità Ue, burocratica ed oppressiva che se ha messo sotto controllo la spesa pubblica, si è rivelato un elemento di peso micidiale. A Firenze, ad esempio, abbiamo 80 milioni euro di opere pubbliche già finanziate, con progetti e atti approvati, ma non possiamo fare le gare. Ora invece potremo realizzare case, scuole, insomma ciò che ci chiedono i cittadini”.
Nel suo intervento il sindaco Nardella ha sottolineato anche gli elementi positivi della manovra per le Città metropolitane: “Finalmente questa Legge di stabilità si misura con queste realtà, con importanti passi avanti, azzerando i tagli previsti. E questo a beneficio di tutti, anche delle piccole realtà, che non devono essere viste in contrapposizione con le Città metropolitane”. Concludendo, il sindaco Nardella ha posto l’accento sulla sfida dei prossimi anni sul ruolo dei Comuni: “É quella di riprendere in mano il principio costituzionale dell’autonomia, ad iniziare da quella fiscale. Su questo punto - ha concluso Nardella - sono fiducioso per l’avvio di un dialogo franco con il governo”. (fp)