False cooperative: il sindaco Nardella firma la proposta di legge

Già raggiunte 8mila adesioni per rafforzare i controlli

Sono quasi 8mila le firme raccolte fino ad ora dall’Alleanza delle Cooperative Toscane per avanzare una proposta di legge d’iniziativa popolare contro le imprese che “utilizzando strumentalmente la forma giuridica della cooperazione, inquinano il mercato facendo concorrenza sleale, evadendo tasse e contributi e non rispettando i diritti dei lavoratori”. Oggi in Palazzo Vecchio anche il sindaco Dario Nardella e l’assessore Sviluppo economico Giovanni Bettarini hanno aderito all’iniziativa.
La proposta di legge prevede la cancellazione dall’Albo delle cooperative e la conseguente perdita della qualifica di cooperativa, per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni/ispezioni. Inoltre, il testo chiede la definizione di un “programma di revisioni, in via prioritaria, per quelle cooperative che non siano state sottoposte da lungo tempo alle revisioni o alle ispezioni, così come per le cooperative appartenenti ai settori più a rischio”. Tra le novità anche la “tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all’Agenzia delle Entrate per contrastare il fenomeno di cooperative che nascono e cessano l’attività nel giro di pochi mesi accumulando debiti nei confronti dell’Erario” e infine la creazione di una cabina di regia al Ministero dello Sviluppo Economico che “coordini i soggetti chiamati a vigilare sulle cooperative evitando sovrapposizioni e duplicazioni di adempimenti attraverso intese con consentano di coordinare revisori provenienti anche da altre amministrazioni”.
“La cooperazione è un valore sociale, per questo è importante che le istituzioni si impegnino a tutelarla, come stabilisce anche l’articolo 45 della Costituzione al comma 1 – dice il sindaco Dario Nardella –. Pensiamo che questo sia un dovere non solo giuridico, ma anche politico e istituzionale e per questo siamo pronti a portare avanti tutte le azioni necessarie per contrastare le false cooperative, un fenomeno dannoso anche per lo stesso mondo della cooperazione”.
La petizione è partita a maggio e terminerà il prossimo 6 novembre. In Toscana è già stata firmata da diversi rappresentanti delle istituzioni toscane, fra cui sindaci, assessori e consiglieri comunali di diversi schieramenti politici.
“Il nostro obiettivo è aumentare il livello di chiarezza e trasparenza nel mondo cooperativo – ha dichiarato Roberto Negrini, presidente Alleanza delle Cooperative Toscane- Per chi come noi ritiene che il valore aggiunto delle imprese cooperative sia la maggiore attenzione ai soci e al lavoratori rispetto al profitto, fare pulizia delle false imprese è un imperativo non più rimandabile”.