L' A.S.P. Firenze Montedomini ha festeggiato i suoi 540 anni in Palazzo Vecchio

Ha 540 anni e fin dalla sua fondazione, nel 1476, si è sempre occupata di soggetti in difficoltà, malati, emarginati, orfani. Questo pomeriggio, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo di Vecchio, l’A.S.P. Firenze Montedomini ha festeggiato il suo compleanno con un convegno sul tema ‘Fragilità e grandezza nella persona – Il valore di un servizio’.
«Nasce nel periodo più fulgido del Rinascimento, nella città di Leonardo e Michelangelo – ha sottolineato il sindaco Dario Nardella nel suo saluto – e non è un caso che realtà importanti come questa siano sorte in un contesto di grande fermento culturale e artistico: Firenze non mai ha vissuto come separati i campi dell’ingegno e della cultura da quelli della solidarietà e dell’assistenza ai bisognosi, ai piccoli, ai malati».
«Montedomini non può essere considerata una delle tante strutture socio-assistenziali presenti in città – ha aggiunto – è un luogo nato per dare supporto e sollievo ai malati, ai disperati ed ai poveri che, allo stesso tempo, è diventato centro di emanazione di un ideale dell’uomo. E’ una grande ‘famiglia’ animata da quella alta forma di carità che è l’amore per l’uomo e la solidarietà».
«Il mio incoraggiamento – ha concluso il sindaco – perché questa struttura continui ad essere la ‘casa di Firenze’, una casa sempre più grande e robusta. Con le porte e le finestre spalancate, nella quale tutti si possano sentire accolti».
L’iniziativa è proseguita con i saluti del sottosegretario alla difesa Domenico Rossi e del vicario generale dell’arcivescovo di Firenze, monsignor Andrea Bellandi.
Il tema del convegno è stato introdotto dal presidente dell’A.S.P. Firenze Montedomini, Luigi Paccosi, che ha invitato ad una riflessione sulla grandezza della persona pur nei suoi momenti di maggior fragilità e debolezza.
Alla discussione sono intervenuti l’assessore al welfare Sara Funaro, il professor Niccolò Marchionni, ordinario di geriatria dell’università di Firenze e direttore del dipartimento cardio–toraco–vascolare di Careggi, il professor Gianpaolo Donzelli, neonatologo e ordinario di pediatria all’ateneo fiorentino e il professor Andrea Simoncini, ordinario di docente di diritto costituzionale.
Il dibattito era moderato dal direttore generale dell’A.S.P. Firenze Montedomini, Emanuele Pellicanò.
Nella sua secolare attività partita nel 1476 con la costruzione del Lazzeretto di San Sebastiano degli Ammorbati, dove venivano ospitati gli ammalati di peste che imperversava in quegli anni all’interno della città, Montedomini si è sempre occupata di soggetti in difficoltà, malati, emarginati, orfani. Questa vocazione rimane vivida e attiva ancora oggi in cui l’ente, trasformatosi da I.P.A.B. ad Azienda pubblica di Servizi alla persona, opera e affianca il Comune nelle attività assistenziali nei confronti degli anziani, dei disabili e delle persone in stato di marginalità sociale. Tutto questo senza mai perdere di vista ogni singolo individuo, la sua dignità e il suo valore, esaltandoli in una forma di servizio, che è una delle più alte espressioni del rispetto della dignità umana. (fn)