Al via domani "Unity in Diversity", due giorni di confronto fra i sindaci di tutto il mondo
Comincia domani mattina alle 9 la terza edizione di Unity in Diversity, la piattaforma voluta dal sindaco Dario Nardella sottoscritta dai sindaci provenienti da oltre 60 paesi che quest’anno sarà dedicata al Dialogo nel Mediterraneo, sulla scia dei Colloqui Mediterranei di Giorgio La Pira. Sarà un vero e proprio vertice fra sindaci di tutto il mondo che si confronteranno insieme a studiosi, economisti, alti rappresentanti delle Nazioni Unite e di Governo nazionale, che interverranno dando il loro contributo per affrontare insieme le questioni relative allo sviluppo sostenibile in rapporto con la dignità umana, allo sfruttamento delle risorse naturali e ai cambiamenti climatici.
La prima giornata si svolgerà a Firenze, nel salone dei Cinquecento, la seconda in Vaticano, presso la Casina Pio IV in seguito all’invito della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
Aprirà i lavori a Firenze, nel salone dei Cinquecento, Maarten Van Aalderen, corrispondente di De Telegraaf, che modererà la giornata. Il sindaco Dario Nardella farà un intervento di apertura e a seguire ci sarà la partecipazione straordinaria di Staffan De Mistura, inviato delle Nazioni Unite e Lega Araba per la Siria. Kerry Kennedy, presidente del Robert F. Kennedy Human Rights prenderà la parola prima del contributo video di Joan Clos, direttore esecutivo di Un Habitat. Una sessione della giornata sarà interamente dedicata al dialogo interculturale con Monsignor Marcelo Sánchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Izzedin Elzir, Imam di Firenze e presidente di Ucoii, Saul Meghnagi, Commissario della gioventù ed Edicazione dell’Ucei e Pierpaolo Donati, professore di sociologia all’università di Bologna e accademico PASS. Seguirà l’intervento del vice ministro per gli Affari Esteri Mario Giro e poi una sessione dedicata all’ambiente con la partecipazione in video del governatore della California Jerry Brown il quale lancerà la presentazione del suo “Under 2 MoU”, il memorandum sull’ambiente che verrà poi approfondito da Veerabhadran Ramanathan, “Champion of Earth” delle Nazioni Unite e professore dell’università della California a San Diego. Sarà poi fatto un focus sul sindaco Giorgio La Pira a 40 anni dalla sua scomparsa col contributo speciale del giornalista Gianni Minoli. Per la prima volta in occasione di questa ricorrenza il premio La Pira sarà consegnato a due sindaci, uno italiano e straniero, in collaborazione con la Fondazione La Pira e il presidente Mario Primicerio.Fra i numerosi partecipanti anche le delegazioni di Herat, Tunisi, Atene, Madrid, Kyoto, Dubrovnik, Fes, Tirana, Tiblisi e per la prima volta i sindaci italiani fra cui Palermo e Messina.Anche gli studenti saranno protagonisti, dall’Università di Firenze e dalla New York University: si rivolgeranno alle comunità locali e ai leader. Verranno poi presentati i corsi e le attività 2017/2018 della Scuola per il Dialogo Interculturale e Interreligioso, ovvero il progetto nato durante la prima edizione di Unity in Diversity, curato da monsignor Andrea Bellandi, l’Imam Izzedin Elzir, e Rav Joseph Levi.
Nel pomeriggio ci sarà l’open talk dei sindaci arrivati da tutto il mondo per condividere questioni e comparare soluzioni. In serata i partecipanti a Unity in Diversity si spostano a Roma, in Vaticano, dove mercoledì mattina presso la Casina Pio IV i sindaci saranno invitati a scambiarsi la loro visione relativa i cambiamenti climatici e la dignità umana – dall’esclusione sociale alle forme moderne di schiavitù e traffico umano.
Aprirà i lavori monsignorMarcelo Sánchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali a cui seguirà l’intervento del sindaco di Firenze, Dario Nardella, e del Comitato di Promotore. Poi la parola passerà ai sindaci. Sarà inoltre proiettato il documentario “Giorgio La Pira. La concretezza dell’utopia”, di Vanessa Roghi -La Grande Storia, Rai Tre, a cura della Fondazione Giorgio La Pira. (sp)
Qui sotto il programma definitivo di Unity in Diversity (più completo rispetto a quello già diffuso)