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Aveva da scontare quasi dieci anni di reclusione per sequestro di persona, violenza sessuale, lesioni personali, rapina aggravata, furto, ricettazione e taccheggio il giovane kosovaro arrestato il 25 gennaio scorso dalla polizia municipale, dopo che aveva tentato di investire un ispettore a bordo di un'auto rubata.Dai controlli, avviati dallo stesso ispettore, è emerso che D.K. (queste le iniziali del ventunenne pregiudicato) era stato già denunciato dalle varie forze di polizia per 22 volte: ogni volta aveva fornito diverse e false generalità. Le indagini svolte dall'unità di polizia giudiziaria della polizia municipale, in collaborazione con la Polfer di Livorno e il gabinetto della polizia scientifica di Firenze, hanno potuto risalire alla vera identità del giovane. Grazie agli ulteriori controlli incrociati con la procura presso il tribunale dei minorenni, si è poi potuto accertare che D.K. aveva cumulato complessivamente condanne per un periodo di nove anni e dieci mesi, per vari e gravi reati. Condanne che ora il giovane dovrà scontare nel carcere di Sollicciano, dove già era detenuto a seguito dell'ordine di carcerazione disposto dopo i fatti del 25 gennaio.In quell'occasione D.K. era stato sorpreso in via della Scala da un ispettore della Polizia municipale alla guida di un'auto rubata: aveva tentato la fuga, cercando di investire il vigile, si era scontrato con un autobus dell'Ataf ed era stato infine fermato da un'altra pattuglia in via degli Orti Oricellari. (ag)