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Aumentano i lavoratori dipendenti, in calo gli autonomi. Sono questi alcuni dei dati contenuti nel Rapporto Annuale 2004/2005 dell'indagine trimestrale sulle forze di lavoro elaborato dall'ufficio comunale di Statistica. Lo studio è stato presentato questa mattina dall'assessore alla statistica Eugenio Giani ed è il frutto dei dati raccolti nel periodo Aprile 2004-Gennaio 2005. Contiene stime relative alle grandezze di maggior interesse (forza lavoro, occupati, soggetti in cerca di occupazione) e relativi tassi nonché tabelle che rappresentano distribuzioni semplici o congiunte dei caratteri più rilevanti analizzati tramite il questionario.Scendendo nel dettaglio, l'immagine del capoluogo toscano che emerge dall'indagine del 2004 non presenta modificazioni rilevanti rispetto all'anno precedente. Quindi prevalenza di occupati nella pubblica amministrazione (28,3%) e nella categoria altro terziario (20,5%), Da evidenziare i decrementi nei tassi di attività giovanile (38,4% di questo anno rispetto al 40,3% dello scorso anno) e di occupazione giovanile (31,2% diminuito di 2 punti percentuali rispetto allo scorso anno), anche se vi sono incrementi concentrati in specifici periodi dell'anno, dovuti in parte alle nuove forme di contratto e alla maggiore flessibilità nel mercato del lavoro. Il 55,2% dei residenti risulta occupato, mentre nel 2003 tale proporzione era del 54,6% e nel 2002 valeva 54,2%; in particolare il 49,0% delle donne ed il 62,0% degli uomini sono occupati; nell'anno precedente si avevano valori rispettivamente pari a 48,1% e 61,5%: si osserva quindi un incremento nella proporzione di occupati per entrambi i sessi, maggiore per le femmine. E' alta la presenza di "ritirati dal lavoro", pari al 23,7% della popolazione, valore diminuito rispetto allo scorso anno in cui si registrava 24,0%. Il tasso di attività, che si attesta al 50,0% (50,6% nel 2003) conserva un andamento simile a quello dell'anno precedente, con i consueti picchi nel periodo estivo, più evidenti per le fasce d'età giovanili, dovuti all'assunzione di lavoratori stagionali. Per i giovani, è possibile osservare un decremento del tasso nel periodo (oltre il 38,4% contro il 40,7% del 2003). Ciò implica che, benché siano aumentate le persone in cerca, il tempo impiegato per la ricerca è diminuito. Anche nel tasso di occupazione si hanno valori vicini a quelli dell'anno passato: il 47,1% per il periodo 2004, contro il 47,8% del precedente. L'occupazione giovanile passa dal 33,2% del 2003 al 31,2%. Ciò è confermato anche da un lieve aumento del tasso di disoccupazione giovanile: +1,2 punti percentuali rispetto all'anno precedente. Da osservare poi un incremento di circa 0,4 punti percentuali nel tasso di disoccupazione, che nel 2004 si attesta al 5,8%, ed un decremento per il tasso di disoccupazione di lungo periodo, che nel 2004 raggiunge l'1,4% rispetto al 2,1% del 2003.Anche per quanto concerne i livelli di occupazione e disoccupazione all'interno dei singoli quartieri, è possibile analizzare i relativi tassi. Il tasso di attività, che a livello comunale si attesta al 50,0%, presenta un valore molto alto nel quartiere 1 (54,8% diminuito di 1,2 punti percentuali dispetto al 2003) e particolarmente basso nel quartiere 2 (47,9% diminuito di 0,3 punti percentuali); anche per il tasso di occupazione si hanno valori elevati nel centro storico (51,9% contro il 53,8% dello scorso anno) e ridotti nella zona Isolotto-Legnaia (45,4% rispetto al 46,0% del 2003), con un valore del 47,1% per l'intero Comune.Per il tasso di attività giovanile, che con il valore di 38,4% è inferiore di 1,9 punti percentuali rispetto a quello dell'anno passato, si osserva una situazione diversa: è più alto nei quartieri 1, 4 e 5 (in particolare nella zona di Isolotto Legnaia raggiunge circa il 49,3%). Il tasso di occupazione giovanile raggiunge il valore più alto nel quartiere 1 (34,3%) ed il più basso nel quartiere 3 (21,1%).I tassi di disoccupazione non presentano incrementi rispetto all'indagine precedente: tale fenomeno può essere interpretato positivamente considerando il lungo periodo di recessione che attraversa l'economia. In particolare, il tasso di disoccupazione si conferma più alto, rispetto alla media comunale (5,8%), nel quartiere 5 (con valore 6,8%) e più basso nei quartieri 2 e 3 (dove troviamo il valore 5,2%).Il tasso di disoccupazione giovanile risulta essere molto alto nel quartiere 5 (27,9%), notevolmente aumentato rispetto allo scorso anno in cui valeva 17,6% mentre è il quartiere 4 quello che fa registrare il valore più basso (14,8% contro il 19,3% dello scorso anno).I settori di attività in cui si concentrano la maggior parte degli occupati sono: la pubblica amministrazione (28,3%), con un incremento di due punti percentuali rispetto all'anno passato, vari servizi del terziario (20,5%) ed il commercio (18,6%), questi ultimi con un decremento di rispettivamente 1,7 e 2,1 punti percentuali rispetto allo scorso anno; soltanto lo 0,9% degli occupati fiorentini è occupato nel settore agricolo (rispetto all'1,1% dello scorso anno), mentre il 2,3% lavora nell'edilizia e il 10,5% nelle trasformazioni industriali (nel 2003 si è registrato rispettivamente 3,4% e 14,3%). A Firenze i lavoratori dipendenti rappresentano il 75,7% degli occupati, gli autonomi il 24,3% (nell'anno precedente si registravano rispettivamente i valori 71,4% e 28,6%).Il 78,6% dei residenti occupati svolge la propria attività lavorativa nel Comune di Firenze, il 14,0% in un altro Comune in provincia di Firenze, solo il 3,2% in una provincia diversa (rispetto al 3,5% nell'anno precedente).I soggetti che lavorano nel Comune di Firenze e in un altro Comune della provincia si concentrano nella pubblica amministrazione, rispettivamente 30,0% e 20,2% (rispetto all'anno precedente dove si registravano i valori rispettivamente del 28,1% e 20,2%).Da notare che a Firenze il 78,9 % delle abitazioni è di proprietà, e il 16,6 % dei fiorentini sono in affitto.Sempre questa mattina è stato presentato anche il rapporto dell'indagine trimestrale sulle forze di lavoro relativo al primo trimestre del 2005. La rilevazione si è svolta durante la seconda settimana di aprile.In dettaglio il tasso di attività dei fiorentini (cioè il rapporto tra la forza lavoro, che comprende chi cerca un lavoro e chi lo ha già, e la popolazione residente in età lavorativa) si attesta al 50,4%. La media annuale 2003/2004 era 50,5% mentre la percentuale relativa allo stesso trimestre del 2004 era 49,6%. Rispetto a gennaio 2005 il tasso è aumentato di un punto percentuale. Il tasso di attività femminile è il 43,9% (a gennaio 2005 il 42,9%) mentre quello maschile è pari al 57,9% (in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto a gennaio 2005). Il tasso di occupazione (ovvero il rapporto tra il numero di occupati e la popolazione in età lavorativa) è al 46,8% e rispecchia l'andamento riscontrato nel tasso di attività: è in aumento rispetto al trimestre precedente (+0,7punti percentuali) ma è in diminuzione rispetto alla media annuale 2003/2004 (47,8%). Risulta inoltre essere in aumento anche rispetto a quanto rilevato nell'aprile 2004 (46,3%) benché in misura minore. Il tasso di occupazione maschile è al 54,9% (53,9% a gennaio 2005) e quello femminile al 39,9% (39,6% a gennaio 2005).L'incremento del tasso di attività e del tasso di disoccupazione rispetto alla precedente occasione d'indagine risulta essere un fenomeno in controtendenza rispetto a quanto registrato negli anni precedenti.Il tasso di disoccupazione (7,0%), che è il rapporto tra chi è in cerca di occupazione e la forza lavoro, si attesta ad un valore superiore a quello stimato nel gennaio 2005 (6,6%) nonché superiore anche a quello registrato ad aprile 2004 (6,5%). Il valore è maggiore di 1,7 punti percentuali anche rispetto alla stima media annuale.Analizzando gli occupati per tipo di contratto di lavoro, il ricorso al part-time è in lieve aumento rispetto a gennaio 2005 (+0,3 punti percentuali). Sono in diminuzione, rispetto a gennaio 2005, il numero di lavoratori a tempo indeterminato di sesso maschile (-0,8 punti percentuali) benché la percentuale totale di lavoratori a tempo indeterminato sia in aumento (+1,3 punti percentuali) trainata dall'aumento nelle lavoratrici di sesso femminile (+1,9 punti percentuali). Tra i lavoratori a tempo indeterminato risultano in diminuzione, per entrambi i sessi, coloro che lavorano a tempo pieno (-1,6 punti percentuali nel totale), compensati dall'incremento del lavoro part-time tra le lavoratrici (+1,0 punti percentuali). Si stima in aumento la percentuale di lavoratori a tempo determinato (+1,3 punti percentuali). Questo incremento ha interessato sia i maschi (+0,7 punti percentuali) sia le femmine (+2,0 punti percentuali).Il rapporto è disponibile sul sito http://statistica.comune.fi.it. (fd)