Senza fissa dimora, lassessore De Siervo: Residenza anagrafica, un nuovo progetto per rispondere al bisogno di integ

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La residenza come chiave d'accesso ai percorsi di inclusione sociale per le persone senza fissa dimora. E' l'ultima iniziativa intrapresa dall'assessorato all'accoglienza e all'integrazione che ha come obiettivo principale quello di rispondere ai bisogni delle persone senza fissa dimora, valorizzando, attraverso la programmazione di azioni personalizzate e concrete, l'integrazione tra amministrazione pubblica e le associazioni di volontariato.Il programma vede coinvolti, secondo le proprie competenze, il Comune di Firenze e le associazioni di volontariato, ed è destinato a tutti i soggetti che vivono una situazione di esclusione sociale e gravitano stabilmente sul territorio fiorentino."La collaborazione tra il Comune e le associazioni di volontariato – ha commentato l'assessore all'accoglienza e all'integrazione Lucia De Siervo – consente la sostenibilità dei percorsi, creando le condizioni per la realizzazione di un percorso attento a valorizzare le potenzialità individuali per il pieno recupero della persona e dei diritti alla cittadinanza".Con un'ordinanza del sindaco il nuovo progetto prevede quindi due tipi di canali di accesso per richiedere la residenza anagrafica per i senza fissa dimora. Il primo canale riconosce la nuova residenza anagrafica presso un indirizzo virtuale via Leandro Lastrucci (ex casa comunale). Questa modalità risponde all'esigenza di quei cittadini che non hanno la possibilità di acquisire la residenza con le modalità ordinarie in quanto senza fissa dimora.La novità riguarda il secondo canale di accesso alla residenza anagrafica, che è collegato ad "esigenze di sostegno sociale". Tale canale risponde alle necessità più urgenti e riguarda le persone socialmente più fragili che si trovano a permanere sul territorio comunale in una condizione di senza fissa dimora. Nel caso di queste persone, il diritto di iscrizione anagrafica al Comune di Firenze è associato ad un percorso strutturato, connesso alla possibilità di avere una risposta immediata ai bisogni (nell'ambito delle risorse disponibili e al programma dedicate) in collegamento con le opportunità offerte dal territorio."La nuova ordinanza spiega l'assessore De Siervo – consente quindi sia l'acquisizione della residenza virtuale presso via Lastrucci secondo le normali modalità anagrafiche, sia attraverso il nuovo progetto". "Dopo che le persone senza fissa dimora avranno acquisito la nuova residenza potranno a loro volta scegliere dove farsi recapitare la propria corrispondenza postale: o presso il nuovo centro diurno o presso la sede anagrafica da loro prescelta"."Il progetto – ha concluso De Siervo – valorizza ed il ruolo di quelle associazioni che intendono realizzare una reale azione di accompagnamento dei soggetti senza fissa dimora; valorizza la sussidiarietà delle risorse e definisce, per la prima volta, uno specifico percorso con risorse dedicato a questo spaccato di popolazione. Tutto questo al fine di creare un sistema coerente di risposta all'effettivo bisogno di integrazione sociale nel nostro territorio delle persone senza fissa dimora. Il nuovo progetto, il primo in Italia con tali caratteristiche è aperto a nuovi e ad ulteriori contributi che possono venire dalle varie associazioni". (pc)