Sotto Palazzo Vecchio la Firenze romana, visite ai ritrovamenti nel sottosuolo del palazzo, evento clou delle Notti de

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Un percorso nel sottosuolo di Palazzo Vecchio fra le rovine di un teatro romano di epoca imperiale, case medievali e corridoi sotterranei . Le visite sono già state prorogate di altri due giorni (11 e 12 luglio) proprio per l'enorme richiesta da parte dei cittadini che vogliono conoscere la storia di questa città fin dalle più remote origini. L'iniziativa rientra i quella più grande delle "Notti dell'Archeologia" , la manifestazione che dal 3 al 10 luglio coinvolge oltre 100 siti e musei archeologici sparsi in tutta la Toscana.Per la prima volta il Comune ci partecipa da protagonista organizzando , con l'aiuto della Banca Toscana, una nutrita serie di visite guidate agli scavi archeologici in corso nei sottosuoli di Palazzo Vecchio, che saranno così visibili in assoluta anteprima dai fiorentini appassionati della storia più antica della loro città. Gli scavi insieme all'intero percorso archeologico sono stati presentati questa mattina dall'assessore alla cultura Simone Siliani, da quello provinciale Maria Cassi, dal presidente dell'associazione musei archeologici Marcello Lotti, dai tecnici delle Belle Arti di Palazzo Vecchio e dall'Università di Siena che collabora agli scaviIl sottosuolo di Palazzo Vecchio, è interessato dalla presenza di varie strutture antiche poste a vari livelli e cronologicamente relazionate tra loro in ordine stratigrafico. Fra queste strutture spicca per importanza il teatro romano di epoca imperiale del quale si rinvennero le sostrutture di sostegno delle gradinate nell'attigua Via de' Gondi nei primi anni del secolo scorso (durante i lavori di scavo del fognone comunale).Durante le più recenti campagne di scavo per la creazione nello stesso sottosuolo di un museo sulla storia della città (poi mai realizzato), si sono avute ulteriori conferme in proposito, con il ritrovamento di altre burelle (corridoi sotterranei) dello stesso edificio, e l'effettiva collocazione della "frons scenae" del teatro. Si è potuto inoltre dimensionare in maniera definitiva l'ingombro dell'intera costruzione. Si va dalla Firenze dell'età classica, fino a alla Firenze dell'età di Adriano, per fare poi un salto direttamente nella Firenze di Dante del 1300."Il nostro obiettivo -ha speciicato l'assessore alla cultura Simone Siliani- è di restituire conoscenze più precise agli studiosi e non. Non solo. Ma il nostro intento è quello di creare un vero e proprio percorso mussale da collegare a quello attuale".Il Comune proprio in questi giorni sta pianificando l'estensione dell'attuale cantiere di scavo ad altri due locali, solo recentemente sgombrati (erano i vecchi archivi anagrafici del comune). In questo ambiente tanto particolare e complesso è possibile prevedere, fin dalla riapertura del cantiere, un suggestivo percorso di visita archeologica, che partendo dall'impianto di fondazione della parte seicentesca di Palazzo Vecchio arrivi fino a quello dell'età romana, prendendo in considerazione altri importanti reperti di epoca medievale, quali un fronte e un lastricato stradale riferibili con ogni probabilità alla presunta Via di Bellanda e alle case della famiglia dei Manieri (la cui via omonima si presume incrociasse ortogonalmente la via di Bellanda alla metà del XIII secolo, all'epoca di Dante).Tutto questo sarà visibile giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9, lunedì 11 e martedì 12 luglio con la guida di esperti del Gruppo Archeologico Fiorentino, a piccoli gruppi di fortunati (prenotazione obbligatoria presso la Direzione Cultura del Comune, tel. 0552625955).Sempre giovedì e venerdì, un altro ghiotto appuntamento per gli appassionati di archeologia internazionale: due serate di proiezioni al Forte Belvedere di documentari archeologici, in collaborazione con l'Associazione dei Musei Archeologici Toscani (AMAT) e la Rassegna Internazionale del Cinema d'Archeologia di Rovereto. Tra i documentari prescelti "I segreti del disco delle stelle", documentario della BBC Science sul famoso disco ritrovato a Nebra in Germania, e "L'impero di marmo", ultimo straordinario lavoro di Folco Quilici.Infine sabato 9 luglio, giornata clou delle Notti dell' Archeologia", il museo comunale "Firenze com'era", rimarrà aperto al pubblico dalle 21-24 con ingresso gratuito.(lb)