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"L'obiettivo è quello di sviluppare nei giovani, a cominciare dai piccolissimi, la consapevolezza del "buon uso" del patrimonio storico ed artistico, e il rispetto di tali ricchezze". E' questo il commento dell'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri all'inaugurazione di stamani, della mostra "Il giardino con gli occhi dei bambini" allestita al teatro Rondò di Bacco a Palazzo Pitti e che resterà aperta al pubblico fino al 5 giugno con ingresso gratuito.La mostra è l'atto conclusivo del progetto, iniziato nel mese di novembre, de "L'officina delle meraviglie un giardino incantato il Giardino di Boboli", che fa parte dei percorsi formativi delle "Chiavi della Città".La mostra è suddivisa in quattro ideali sezioni: "Il giardino incantato fatto cento e cento e più di cento anni fa", "Le parole del giardino", "Un giardino di sogno", "Il mio giardino".Il giardino di Boboli, viene presentato attraverso lo sguardo dei bambini, con disegni, oggetti e progetti: la visione di un giardino come gli adulti forse non sono in grado di vedere e di sognare. Giardini di sogno, giardini incantati, storie inventate, poesie, filastrocche, piccoli e grandi libri, arazzi, collage e plastici, mostrano gli approfondimenti nei diversi ambiti tematici che sono stati lo stimolo per differenziati percorsi didattici nella scuola dell'infanzia e nella scuola elementare."Le opere realizzate dai bambini documentano il raggiungimento degli obiettivi del progetto ha commentato l'assessore Lastri - in particolare quello di educare alla dimensione della bellezza. I percorsi didattici hanno portato i bambini a vedere il giardino di Boboli non solo come spazio artistico e culturale ma anche come luogo di scienza".Hanno partecipato al percorso formativo 716 bambini: 22 scuole (tra materne ed elementari), 39 insegnanti e 31 classi. Le scuole materne partecipanti sono: Canossa, Agnesi, Locchi, Argingrosso, Diaz, Daddi, La Pira, la Montagnola, Carducci, Pertini, Coverciano, Mameli e Paida. Le scuole elementari invece sono state: Cairoli, Rossini, La Pira, Nencioni, Kassel, Bechi, Lavagnini, Vittorino da Feltre e Garibaldi."I lavori esposti sono solo una parte della immensa produzione delle opere dei bambini ha spiegato Fiorenza Mariotti, ideatrice del progetto e presidente dell'associazione culturale "Teatro Laboratorio di Figure" nei lavori dei bambini si colgono gli incanti e gli stupori che hanno costituito lo stimolo per tanto lavoro"."La mostra potrà costituire per gli insegnanti un ulteriore stimolo culturale ha concluso l'assessore Lastri - per le famiglie dei bambini e per i visitatori sarà invece l'occasione per una riflessione sul bisogno oggi di riappropriarsi, attraverso la percezione dell'armonia e della bellezza, della dimensione estetica necessaria per poter guardare il mondo "con gli occhi dei bambini".La mostra resta aperta fino al 5 giugno dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30.(pc)SEGUE FOTO CGE