Restaurato il Biancone dellAmmannati in Piazza della Signoria, deturpato, 11 mesi fa, da un atto vandalico

Categoria
La notte tra il 2 ed il 3 agosto 2005 un uomo di 28 anni, di Empoli, ubriaco, si arrampicò sul Biancone e dondolandosi sulla mano, la staccò, frantumando anche parte della conchiglia sottostante del basamento, determinando un grave danno alla statua.Oggi, 19 luglio 2006 quel danno è stato riparato dall'intervento dei tecnici dell'Opificio delle Pietre Dure, da un lavoro coordinato dall'assessorato alla cultura, dall'ufficio delle Belle Arti e dall'ufficio del Centro Storico Patrimonio Mondiale UNESCO, dal contributo di 23 sponsor grazie alla cena organizzata dal Comitato Promotore del Gran Galà di Carnevale che, il 27 febbraio al Teatro la Pergola, ha permesso di raccogliere 99.121 euro in parte utilizzati per le spese dell'intervento ed in parte saranno spesi in futuro per le operazioni di diagnostica necessarie al restauro completo della Fontana."Il restauro della mano del Biancone è l'esempio di come i privati possono attivarsi per la tutela del patrimonio pubblico – ha commentato l'assessore alla cultura Simone Siliani –. Lo Stato, il Comune di Firenze ed i privati hanno lavorato per restituire all'umanità questo patrimonio".Dopo il restauro in laboratorio, in una settimana di lavoro sulla statua, la mano è stata ricollocata al suo posto originario e domani saranno tolti i ponteggi."Dopo il ripristino della mano al Biancone sono necessari interventi di diagnostica ed una campagna di sensibilizzazione per la raccolta di finanziamenti che permetteranno di restaurare e sistemare l'intero complesso monumentale (con l'utilizzo di marmo, bronzo e pietra policroma) e l'impianto della fontana – ha sottolineato l'assessore Siliani –. Le risorse andranno reperite e spese nel corso degli anni perché l'ammontare dell'intervento è di circa 1 milione e mezzo di euro secondo le più recenti stime di spesa".Il costo dell'attuale intervento è stato di 11.534 euro (per l'allestimento del ponteggio e l'utilizzo di alcune materie prime) oltre al lavoro di restauro eseguito dall'Opificio delle Pietre Dure."È un fatto importante che oggi ci ritroviamo tutti qui per il recupero dei beni del patrimonio artistico che non può essere blindato – ha commentato il soprintendente al patrimonio storico e artistico Bruno Santi –. Il problema della tutela del patrimonio che si trova all'esterno è una questione apertissima. Quando l'Ammannati realizzò questa immensa opera d'arte fu detto che aveva lavorato un marmo bruttissimo, ora io dico: Opificio consultato, che brutto marmo hai restaurato, perché era ridotto veramente molto male".Intervento tecnico.Le operazioni di riassemblaggio hanno riguardato i frammenti in marmo di Carrara della mano e del bastone: in tutto trentuno (15 grandi e 16 piccoli), tra i quali il maggiore, del peso di circa ottanta chili, era il "corpo" della mano.Il Settore di Restauro di Materiali Lapidei dell'Opificio, diretto dalla dottoressa Alessandra Griffo, ha eseguito il riassemblaggio dei frammenti, realizzato dal capotecnico Carlo Biliotti che ha anche provveduto, a partire dallo scorso 11 luglio, al riposizionamento della mano sul Biancone."Tutti i frammenti sono stati tutti ricollocati nelle loro posizioni originali, incollati con resine di tipo epossidico e, dove necessario, imperniati con barre filettate d'acciaio – ha spiegato la direttrice dell'Opificio Cristina Acidini –. Il frammento più pesante, di 80 chili, è stato ancorato alla statua ed ora faremo il possibile per le operazioni di diagnostica".Per garantire uniformità anche sotto l'aspetto estetico all'insieme della scultura, le connettiture tra i frammenti, ristuccate con polvere di marmo e resine, saranno intonate cromaticamente nel corso del successivo restauro complessivo del monumento.È stata anche realizzata una struttura in acciaio inossidabile per sostituire il vecchio perno ormai inutilizzabile che, dotata di quattro perni, agganciano specularmente la mano al braccio del Biancone.Per rinforzare l'ancoraggio in acciaio inox sono state anche impiegate resine epossidiche.Sponsor.Questo, l'elenco di tutti coloro che hanno partecipato alla serata di gala, finanziando l'intervento di restauro. Il contributo maggiore è stato assicurato da A'S do Mar.Alstom, Ance Toscana, Assindustraia Firenze (sezione edilizia), Autostrade per l'Italia, Baldassini Tognozzi Pontello, Banca CRF, Banca CR San Miniato, Banca Impresa MPS, Banca San Paolo, Bassilichi, Bettini Automobili, Consorzio Etruria, Firenze Parcheggi, RDM (Gruppo Fingen Spa), Sirti, Tornabuoni Arte, Unicredit Banca d'Impresa, Mukki, Fiorentina Gas, Guess, Tramvia Firenze, K studio associato.Il Rotary Club Firenze Centro e l'Associazione "Strade di via de'Tornabuoni, via della Vigna e Via degli Strozzi" hanno dato vita al comitato che ha organizzato il Gran Gala di Carnevale.Notizie storiche.La statua dell'Ammannati, la Fontana di Nettuno, situata in Piazza della Signoria, è stata realizzata tra il 1560 ed il 1575. È conosciuta, soprattutto dai fiorentini, come la statua del Biancone, per l'originario candore del marmo di Carrara, lavorato da Bartolomeo Ammannati, che ne diede le sembianze del dio del mare.La Fontana del Nettuno fu voluta da Cosimo I de' Medici e progettata da Baccio Bandinelli. Nel centro della vasca, spicca la gigantesca statua del Biancone, circondata da alcune statue in bronzo che raffigurano Satiri, Tritoni e Nereidi, realizzati dal Giambologna (Jean de Boulogne). (uc)