Isolotto, sabato a Villa Vogel un convegno sulle periferie urbane e presentazione della ricerca nazionale di Caritas su 10 città italiane

Si chiama "Periferie al centro" e sarà l'occasione per fare un primo "bilancio di comunità". Si tratta del convegno che si terrà sabato prossimo a Villa Vogel a partire dalle 9, promosso dalla Caritas Diocesana di Firenze in collaborazione con il Comune di Firenze ed il Quartiere 4.Durante il convegno, presentato questa mattina dall'assessore alla partecipazione democratica e ai rapporti con i quartieri Cristina Bevilacqua insieme al presidente del quartiere 4 Giuseppe d'Eugenio, il direttore di Caritas Firenze Alessandro Martini e la sociologa Annalisa Tonarelli responsabile dell'Osservatorio Diocesano sulle Povertà e le Risorse, verrà presentato il libro "La città abbandonata: dove sono e come cambiano le periferie italiane", edito da il Mulino. Il volume contiene i risultati della ricerca nazionale sulle periferie promossa da Caritas Italiana e condotta in collaborazione con l'Università Cattolica di Milano in dieci città capoluogo (Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo e Catania). Per Firenze l'indagine, curata da Annalisa Tonarelli, è stata effettuata all'interno del Quartiere 4 ed è contenuta nella pubblicazione dedicata a Firenze "Isolotto-Torri Cintola. Quando il degrado è un concetto relativo". La ricerca locale, condotta sulla base di uno schema metodologico concordato a livello nazionale e realizzata attraverso due anni di lavoro sul campo, ha evidenziato le peculiarità che in questo contesto, caratterizzato da consolidate esperienze di partecipazione e di animazione sociale ed istituzionale, assume il concetto di periferie."Quello di sabato – ha commentato l'assessore Cristina Bevilacqua - sarà un momento di riflessione importante sul tema delle periferie urbane con suggerimenti utili per contribuire al loro miglioramento. Un'occasione per promuovere un momento di confronto tra le diverse anime del quartiere fornendo spunti per la definizione di un laboratorio di progettazione sociale capace di coinvolgere sia la comunità territoriale che le istituzioni locali".Il presidente del Quartiere 4 Giuseppe D'Eugenio ha affermato "Sarà l'occasione per fare un primo bilancio di comunità. Perché non c'è solo l'Isolotto realizzato da La Pira; occorre vedere come le nostre realtà operano e si muovono tutti i giorni in un tessuto urbano che rispetto agli anni cinquanta è molto cambiato"."L'impegno di Caritas – ha sottolineato Alessandro Martini - è quello di investire una buona fetta di risorse che sono quelle che derivano dall'8x1000 per fare un'indagine anche critica che sia la base per avviare un confronto per migliorare ancora. Proponiamo di realizzare alcune opere-segno incentivando i canali di ascolto della popolazione per affrontare meglio i problemi della comunità."L'Isolotto rimane comunque un esempio di accoglienza e di buona integrazione. Con la più grande casa del popolo della Toscana, quella di San Bartolo a Cintoia.Privilegiando una prospettiva diacronica e processuale, attenta cioè a problematizzare il punto di vista dei differenti attori, sia individuali che collettivi, l'indagine non si pone l'obiettivo di fornire un bilancio definitivo sullo stato di benessere del quartiere, quanto di evidenziare ciò che ha funzionato e funziona ma anche ciò che di un modello di integrazione sociale per molti aspetti virtuoso deve essere rivisto in seguito all'intervento di fattori di portata globale che hanno inevitabili ricadute anche a livello locale.Al convegno di sabato 13 ottobre parteciperanno anche Monsignor Claudio Maniago, Vescovo Ausiliario di Firenze, Franco Quercioli dell'Archivio del Movimento di Quartiere, Paolo Pezzana di Caritas Italiana, Simone Tosoni dell'Università Cattolica di Milano, Don Elio Agostini, Parroco Vicario . (lb)