Telefonia mobile, Biagi: "Il piano per le antenne esiste, fissa regole precise ed è già operativo"

"A Firenze le regole per l'installazione delle antenne per i telefoni cellulari esistono, e sono state concordate con la Asl e con l'Arpat (l‘agenzia regionale per la protezione ambientale). Per essere esatti, esiste un piano che fa parte integrante del nuovo regolamento edilizio varato dai miei uffici tecnici: stabilisce norme precise e mette Firenze all'avanguardia in questo settore. Chi invoca un provvedimento che esiste già, evidentemente non è bene informato". Così l'assessore all'Urbanistica Gianni Biagi replica a chi negli ultimi giorni ha chiesto al Comune un piano per le antenne, per tutelare i cittadini da possibili pericoli per la salute. "Per quanto riguarda invece le antenne per i nuovi cellulari Umts – aggiunge Biagi – non è stato ancora autorizzato alcun intervento: ma siamo orientati alla massima severità".Rispetto ai due casi segnalati in questi giorni da alcuni comitati di cittadini, l'assessore precisa che per l'antenna in via Bonaini, al Romito, c'è un parere dell'Arpat del novembre '99, comunque preliminare alla verifica prevista prima della messa in esercizio; mentre per l'antenna in via di Scandicci, installata con la procedura prevista prima dell'entrata in vigore delle nuove norme, "si è provveduto a trasmettere all'Arpat l'esposto dei cittadini, per fare le necessarie verifiche".L'assessore spiega che per installare una "stazione radiomobile" per la telefonia cellulare deve essere presentato alla Direzione Urbanistica un progetto, dove siano rispettati i criteri fissati per la modalità di progettazione e per il controllo delle emissioni, che non dovranno superare i limiti fissati dal decreto ministeriale 381/98. Il progetto fra l'altro deve contenere la planimetria della zona, l'eventuale presenza di altri ripetitori, le perimetrazioni dell'area di accesso vietato e della relativa segnaletica, nel caso che l'antenna sia posizionata in luoghi accessibili, come le terrazze condominiali. In particolare, dovrà essere segnalato il pericolo e la distanza di sicurezza (un metro) per alcuni soggetti considerati a rischio come portatori di pace-maker, di schegge o protesi, donne in gravidanza o portatrici di spirale (le parti metalliche potrebbero fare da antenna ricevente). Solo se rispetta le norme ed ottiene il nullaosta la stazione radiobase può essere installata. Anche le antenne già installate prima dell'entrata in vigore del provvedimento devono rispettare le nuove norme, ed essere eventualmente adeguate. "Compresa quella in via XX Settembre – precisa Biagi - segnalata come ‘fuorilegge' dal ministero dell'Ambiente".In particolare, le antenne già presenti sul territorio fiorentino sono 96 (38 Wind, 28 Tim, 25 Omnitel e 5 Blue), mentre i progetti presentati per le nuove installazioni sono 120 (19 Wind, 25 Tim, 25 Omnitel e 51 Blue). (ag)