I consiglieri Ds chiedono il rilancio di Promolavoro
Un nuovo programma che rilanci l'agenzia «Promolavoro» e la trasformi in un volano di sviluppo. E' la proposta contenuta in una mozione presentata dai consiglieri DS Walter Acciai, Antongiulio Barbaro, Gregorio Malavolti, Sabatino Cerrato, Paolo Imperlati, Susanna Agostini e Sandro Domenichetti che questa settimana sarà discussa dalla commissione consiliare sviluppo economico.«Promolavoro - si legge nella mozione - è nata nel 1988, su iniziativa dei comuni di Firenze, di Prato e della Provincia di Firenze, con lo scopo di incentivare e promuovere, fra l'altro, la creazione, lo sviluppo e il sostegno di nuove imprese singole o associate, sostenere la realizzazione di progetti di sviluppo occupazione e in imprese esistenti, assistere e promuovere progetti di pubblica utilità».«Nel programma elettorale del Sindaco Domenici - scrivono i consiglieri DS - si ricordava la necessità di trasformare Promolavoro un'agenzia per il lavoro con compiti complessivi di consulenza su scelte formative, aggiornamento e riqualificazione professionale, sostegno e tutorship di nuove imprese, innovazione tecnologica, scambi con altre realtà cittadine».Secondo i consiglieri diessini «negli ultimi mesi si è invece assistito alla formulazione e al successivo accantonamento di una serie di ipotesi, tra le quali quella di portare l'associazione ad una rapida confluenza nel Cesvit decisione che, in totale assenza di chiare prospettive indicate dai soci - in particolare dal Comune di Firenze - di fatto snaturano la missione originale dell'associazione stessa».«La mozione - hanno spiegato Acciai e Barbaro - chiede di definire quanto prima gli indirizzi programmatici di Promolavoro perché questa associazione diventi il fulcro di un modo innovativo ed adeguato ai tempi di affrontare le politiche del lavoro».«Questa discussione - hanno aggiunto i due consiglieri DS - si collega a sua volta a quella su Cesvit, il centro per lo sviluppo della ricerca tecnologica e dell'applicazione delle nuove tecnologie, che ha bisogno anch'esso di un rilancio e di una riqualificazione». «In questo modo - hanno concluso Acciai e Barbaro - faremo pienamente chiarezza sulla ridda di ipotesi che coinvolgono queste due agenzie e che non sono state delineate dai soci, ovvero dal Consiglio comunale».«Le politiche di sviluppo e la razionalizzazione del lavoro - hanno concluso i due consiglieri - dovranno essere una delle priorità per il rilancio dell'economia del nostro territorio». (fn)Questo il testo della mozione:Proponenti: Acciai, Barbaro, Malavolti, Cerrato, Imperlati, Agostini, Domenichetti.PROMOLAVORO. Indirizzi programmatici.Premesso che l'associazione Promolavoro è nata nel 1988, su iniziativa dei Comuni di Firenze, di Prato e della Provincia di Firenze, con lo scopo di "incentivare e promuovere la creazione, lo sviluppo e il sostegno di nuove imprese singole o associate, sostenere la realizzazione di progetti di sviluppo occupazione e in imprese esistenti, assistere e promuovere progetti di pubblica utilità da realizzare a cura e con il finanziamento di Enti e pubbliche amministrazioni, sostenere e assistere la progettazione di azioni positive e la realizzazione di strumenti per la pari opportunità tra uomo e donna sul lavoro, etc".Premesso che di PROMOLAVORO fanno parte ancora i comuni dell'area fiorentina, i sindacati confederali, la CNA, la Lega delle Cooperative e l'Unione delle Cooperative e Mutue.Considerato che nel programma elettorale del Sindaco Domenici si ricordava la necessità di "trasformare PROMOLAVORO in una agenzia per il lavoro con compiti complessivi di consulenza su scelte formative, aggiornamento e riqualificazione professionale, sostegno e tutorship di nuove imprese, innovazione tecnologica, scambi con altre realtà cittadine."Visto che negli ultimi mesi si è invece assistito alla formulazione e al successivo accantonamento di una serie di ipotesi, tra le quali quella di portare l'associazione ad una rapida confluenza nel CESVIT, decisione che, in totale assenza di chiare prospettive indicate dai soci - in particolare dal Comune di Firenze - di fatto snaturano la missione originale della associazione stessa.Visto che, non casualmente in questo periodo le amministrazione del nord Italia realizzano velocemente strumenti analoghi a PROMOLAVORO, vedasi Milano, Padova e Novara.Impegna il Sindaco e la Giunta- Anche in una quadro di razionalizzazione delle politiche attive del lavoro, che già impegnano una pluralità di soggetti pubblici e privati, a predisporre un piano di indirizzi programmatici tali che PROMOLAVORO diventi uno strumento di conoscenza reciproca fra cittadini e amministrazioni, uno strumento da usare con grande sensibilità sociale e con l'obiettivo di contribuire all'affermarsi di una nuova cultura del lavoro.PROMOLAVORO deve essere il fulcro di un modo innovativo ed adeguato ai tempi di affrontare le politiche del lavoro, data la lunga esperienza maturata e i positivi risultati raggiunti, rendendo visibile la sua identità come parte integrante dei servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione.