Appello del Presidente della commissione pace Marzullo per salvare un'altra giovane nigeriana condannata alla lapidazione

Migliaia di lettere per salvare la vita ad un'altra nigeriana condannata alla lapidazione. L'appello per salvare Amina Lawal, che vive nella città di Bakori, nello Stato settentrionale nigeriano di Katsina, è stato lanciato dal Presidente della commissione per la pace e la solidarietà internazionale Lorenzo Marzullo che ha aderito all'iniziativa degli assessori Tea Albini, Daniela Lastri, Marzia Monciatti ed Elisabetta Tesi.«Avevamo avuto appena il tempo di esprimere soddisfazione perché Safya Husseini non era stata condannata alla ingiusta, inumana e crudele pena della lapidazione - ha aggiunto Marzullo - quando apprendiamo dai giornali che, sempre in Nigeria, un'altra donna è stata condannata a morte per lapidazione. Gli otto mesi di sospensione della esecuzione, perché allatti la figlia, devono trovare pronti alla mobilitazione le istituzioni, l'associazionismo, il volontariato e semplici cittadini nell'esercitare una forte pressione, con lettere, e-mail da spedire all'ambasciata nigeriana a Roma affinché anche Amina venga salvata da una morte ingiusta. La nostra città, portatrice di ideali e valori democratici ed operatrice di pace, deve far sentire la sua protesta ed il suo sdegno anche per Amina come lo fu per Safya e per tutte le donne che nel mondo subiscono violenze, maltrattamenti, mutilazioni e torture di cui lo stupro è la forma è più diffusa».«Invito tutti i fiorentini - ha concluso il Presidente della commissione pace - a inviare una lettera, con affrancatura prioritaria, indirizzandola "al Presidente nigeriano signor Olusegun Obasanyo c/o ambasciata della Nigeria, via Orazio, 18 – 00193 Roma" o alla "National human right commission – Plot 800 Blantyre Street – Gidan Aisha – Wuse II – Abunja (Nigeria)". Oppure ad inviare un messaggio attraverso il sito della delegazione nigeriana alle Nazioni Unite: www.nigeriacommission.org/vti bin/shtml.dll/feedback.htm». (fn)