Vendita del patrimonio residenziale pubblico e acquisto di appartamenti liberi, interviene Sgherri (Rifondazione)

Questo il testo dell'intervento della capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri«L'ordine del giorno "Vincolare i proventi delle vendite del patrimonio residenziale all'acquisto di appartamenti liberi" approvato lunedì 18 marzo dal consiglio comunale merita maggiore attenzione anche per le contraddizioni che apre nel bilancio mentre sarebbe opportuno evitare qualunque tipo di scorciatoia dai toni allarmistici come leggo sul quotidiano de La Nazione.E' evidente che riguardo all'indistinto calderone dove sono stati messi tutti i proventi delle alienazioni (dal patrimonio non residenziale, alle municipalizzate, ecc.) verrebbe sottratta la parte relativa alla vendita degli appartamenti residenziali e quindi andranno fatte nell'immediato futuro delle scelte di ridimensionamento o posticipazione di alcuni progetti finanziati sia con il famoso codice 14 (proventi da alienazioni) e anche con il codice 2 (assunzione di mutui).Ma questo non è scandaloso anche perché se le amministrazioni locali vivono costantemente nella ristrettezza di bilancio è evidente che la scelta su cosa come e quanto investire diventa difficile ma nel frattempo diventa qualificante del segno politico e dell'attenzione sociale di una amministrazione.In questo senso ritengo del tutto inventate le interpretazioni tendenziose che già quantificano in miliardi il valore di questo ordine del giorno ma soprattutto danno per scontato i progetti che salterebbero: cosa come e quanto tagliare sono nuovamente nell'ambito della sfera politica e non della lettura burocratica.La volontà di questo ordine del giorno sta proprio nella indicazione di reintrodurre nelle scelte di investimento di questa amministrazione una attenzione prioritaria al problema abitativo partendo da una impostazione più complessiva, ossia: primo, l'emergenza abitativa e il bisogno casa non sono materie da riservarsi alla sola edilizia residenziale pubblica al contrario necessitano di risorse aggiuntive; secondo, l'edilizia residenziale pubblica ha tempi lunghi di realizzazione, dai cinque ai dieci anni, di per se non è sufficiente a rispondere in tempi adeguati all'emergenza abitativa; terzo, non diminuire il patrimonio residenziale pubblico vincolato (ERP) e non vincolato, al contrario valorizzare la sua capacità di dare risposte "vendere gli appartamenti solo agli inquilini che lo possono acquisire e ricomprare appartamenti liberi"; quarto, la scelta prioritaria del ritorno alla residenza in Firenze non può essere governata solo in termini di ulteriori espansioni e consumo del territorio, bisogna affrontare decisamente il capitolo del recupero, anche in forme nuove, ma per questo bisogna avere risorse immediatamente disponibili e non vincolate ai massimali dell'edilizia residenziale pubblica.Che con questo ordine del giorno si sia aperto un problema tutto politico e di sensibilità sociale è evidente; ma ritengo importante che nelle scelte degli investimenti sia stato reintrodotto la priorità del bisogno casa.Ed infatti, vorrei precisare rispetto al comunicato dell'Assessore Albini che nell'ordine del giorno approvato lunedì dal consiglio comunale non è vero che si "invita" il sindaco e la giunta bensì "si impegna" ("a garantire che siano messi in vendita solo gli appartamenti rispetto ai quali può accedere all'acquisto la famiglia che vi risiede; a vincolare i proventi delle vendite all'acquisto di ulteriori appartamenti liberi al fine di aumentare la capacità di risposta dell'amministrazione comunale alle famiglie che in graduatoria da anni attendono un alloggio"); parimenti non è vero che questo impegno è da "valutarsi" nell'ambito degli "obiettivi più generali" come dice l'Assessore Albini, bensi il Consiglio Comunale nell'ambito dei compiti istituzionalmente assegnati esclusivamente ha questo organo istituzionale ha dettato un indirizzo generale preciso che chiede in quanto tale di essere realizzato e non genericamente valutato.Una ultima nota personale: dispiace che a fare la precisazione in questi termini sia l'Assessore alla Casa. Mi sarei aspettata una sensibilità maggiore in quanto come assessore al ramo avrebbe dovuto apprezzare la disponibilità reale di risorse aggiuntive per fronteggiare il bisogno casa. Che questa priorità sia indifferente all'assessore al patrimonio può risultare discutibile ma certo diventa sconcertante se questa indifferenza è di chi giornalmente dovrebbe combattere per risolvere il problema di quelle famiglie che da anni attendono case ed in cambio hanno elenchi di progetti.Questo la dice lunga sulla difficoltà che il Consiglio Comunale avrà nel fare realizzare questo ordine del giorno».(fn)Questo il testo dell'ordine del giornoSoggetto proponente: Monica Sgherri, Nicola Rotondaro, Alessio Papini, Enrico FalquiOggetto: vincolare i proventi delle vendite del patrimonio residenziale all'acquisto di appartamenti liberiPremesso che Firenze è una città ad alta tensione abitativa e che all'emergenza sfratti e al bisogno casa non risulta sufficiente la risposta con il solo turn over di appartamenti pubblici resi liberi ne tantomeno con la costruzione di nuovi appartamenti di edilizia residenziale pubblica;Considerato che la salvaguardia della residenza nel centro storico, la tutela e valorizzazione anche dell'insediamento sociale consolidato nonché il ritorno alla residenza devono essere altresì principi ispiratori dell'azione del governo locale;Ribadito infine prioritario il mantenimento, l'accrescimento del patrimonio immobiliare residenziale, e soprattutto la sua valorizzazione in termini di effettiva capacità di rispondere al bisogno casa crescente;Preso atto che sono stati posti in vendita ulteriori appartamenti di proprietà del Comune occupati da famiglie e che questi appartamenti sono anche nel centro storico in strade dove il tessuto sociale è consolidato, vivace e radicato;Considerato che offrire alle famiglie che non possono accedere all'acquisto della casa un'altra soluzione imporrebbe un loro trasferimento in altro alloggio rompendo così il loro radicamento sociale ma soprattutto riducendo ulteriormente le poche risorse disponibili al bisogno casa;Rilevato positivo recuperare risorse economiche anche mettendo in vendita appartamenti laddove le famiglie che lo occupano possono accedere all'acquisto;IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA1) a garantire che siano messi in vendita solo gli appartamenti rispetto ai quali può accedere all'acquisto la famiglia che vi risiede;2) a vincolare i proventi delle vendite all'acquisto di ulteriori appartamenti liberi al fine di aumentare la capacità di risposta dell'amministrazione comunale alle famiglie che in graduatoria da anni attendono un alloggio