Provvedimenti sulla mobilità, interviene Checcucci (AN): «Hanno solo un effetto analgesico su un malato terminale»

«I provvedimenti che l'amministrazione ha assunto in materia di traffico e limitazione della mobilità, motorini compresi, hanno l'effetto di un analgesico su un malato terminale». Il giudizio è della consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci.«A fronte di questi provvedimenti - ha osservato la Checcucci - e di piani annunciati sulla base di distinguo scientificamente contestabili per poi ravvedersi in extremis, il dato rilevante è che l'obiettivo, ovvero la diminuzione dell'inquinamento, non è stato raggiunto. I disagi sopportati dai fiorentini e non solo, non sono stati utili per un abbassamento dei livelli di inquinanti, ma, semmai, per rendere il traffico un po' più scorrevole nella fascia di tempo coinvolta dal blocco».Secondo la consigliera di Alleanza Nazionale «si continua a non parlare e a non attuare seriamente gli unici provvedimenti che invece consentirebbero di incidere sostanzialmente sull'inquinamento come l'applicazione del decreto sui combustibili aumentando i controlli ed incentivando la sostituzione di caldaie che producono un basso contenuto di carbonio o a bassa emissione e l'accelerazione della sostituzione del parco autobus e bus circolante con mezzi a gas, elettrici, o, quando le tecnologie lo consentiranno, a idrogeno».La Checcucci propone anche «l'interdizione ai vecchi diesel "commerciali"; la concreta attuazione del "car sharing"; l'applicazione rigorosa del principio del "no parking – no standing", attraverso la creazione di nuovi parcheggi, ed utilizzando gli spazi sosta presenti anche all'interno della zona a traffico limitato nelle autorimesse private, partendo dall'assunto che inquina molto di più chi circola senza fermarsi alle porte della ztl alla ricerca di un posto, piuttosto che chi vi entra soltanto per fermare la macchina e parcheggiare; la creazione di parcheggi per i motorini alla porte del centro storico utilizzando i ricavi delle sanzioni amministrative, così come previsto dal codice della strada; i controlli sui ciclomotori per verificare che non siano manomessi e che rispettino i limiti di velocità previsti dalle norme».«Infine - ha concluso la Checcucci - deve essere presentato alla città un piano della definitivo della mobilità con una valenza nel lungo periodo e non emettendo ordinanze che lasciano i cittadini nel dubbio che da un momento all'altro possano essere revocate e cambiate». (fn)