Bilancio, Domenici: "Una risposta i bisogni dei cittadini. Anche se la finanziaria penalizza i Comuni"

"Il questo bilancio si riflette la volontà di dare risposte concrete ai problemi della città. Ed è frutto di una precisa scelta politica: salvaguardare ed estendere i servizi per i cittadini. Noi non abbiamo fatto conti ragionieristici o tagli indiscriminati, magari chiudendo qualche asilo nido e riducendo l'assistenza domiciliare agli anziani. Abbiamo scelto di salvaguardare e rafforzare il welfare locale, guardando soprattutto alla parte più disagiata dei cittadini. Ed è una linea che tutto il centrosinistra ha pienamente condiviso". Lo ha detto il sindaco Leonardo Domenici, presentando in consiglio comunale la relazione programmatica sul bilancio 2002.Domenici ha aperto il suo intervento sottolineando la grande difficoltà dei Comuni italiani nel chiudere i loro bilanci. "Una difficoltà dovuta in primo luogo alle norme introdotte dalla legge finanziaria, e dunque all'impossibilità materiale, per molte amministrazioni, di non superare il tetto del 6 per cento sugli impegni di spesa rispetto all'anno precedente – ha precisato il sindaco – E' un problema grave, che riguarda centinaia di Comuni, a prescindere dal colore politico delle amministrazioni, e che sarà l'oggetto dell'incontro che avrò venerdì 22 febbraio, come presidente dell'Anci, con il capo dello stato Ciampi. Mi auguro che il governo accolga il nostro appello e intervenga con dei correttivi: altrimenti per moltissime città i problemi saranno davvero gravi".E anche se Firenze ha rispettato il tetto del 6 per cento, i tagli dei trasferimenti statali, esplicitamente sanciti dalla Finanziaria, ha reso difficile la chiusura del bilancio anche nella nostra città. "Dal 1996 al 2002 i trasferimenti statali sono scesi da 288 a 189 miliardi di lire (da circa 148 a 102 milioni di euro), mentre la spesa per i servizi è notevolmente aumentata: basti pensare che per pubblica istruzione e servizi sociali e sportivi in quattro anni (1998-2001) siamo passati da 101 a 130 miliardi. Abbiamo investito su asili nido, assistenza agli anziani, interventi su disagio e marginalità. La città è cambiata, ci sono nuove problematiche da affrontare, nuovi bisogni dei cittadini. Bisogni che il Comune è chiamato ad affrontare e a cui deve dare risposte. Crediamo di averlo fatto con questo bilancio". (ag)