Falqui (Rifondazione) : «La crisi aperta dall'uscita degli assessori della Margherita è politica anche se la discussione sulle poltrone risulta incomprensibile ai fiorentini»
«La crisi aperta dalla fuoriuscita dalla giunta comunale degli assessori della Margherita è politica anche se la discussione sulle poltrone risulta incomprensibile alla maggioranza dei fiorentini». E' quanto sostiene il consigliere di Rifondazione Comunista Enrico Falqui.Secondo Falqui «si è chiuso infatti il ciclo politico di questo centrosinistra e vi è necessità di saper proporre un progetto nuovo per Firenze, sia nei contenuti sia nello schieramento politico che lo sostiene. E' possibile indirizzare le scelte di governo della città a vantaggio della qualità sociale per i ceti più deboli, per i lavoratori, per gli artigiani, per gli abitanti delle periferie, per il mondo giovanile».«E' possibile offrire una politica vantaggiosa e a basso costo sulle abitazioni per chi non la possiede - ha proseguito il consigliere di Rifondazione Comunista - e si possono rivedere alcune scelte sbagliate nel campo delle privatizzazioni, come Centrale del Latte e Fiorentinagas, che rischiano di distruggere un patrimonio di qualità produttiva e di lavoro a Firenze».«E' anche possibile - ha aggiunto Falqui - selezionare l'aumento dell'Irpef e l'alleggerimento dell'Ici in modo tale da privilegiare i ceti meno abbienti attraverso una selezione di progressività e di reddito. E' possibile, infine, coordinare le politiche territoriali della mobilità e dei servizi con le politiche ambientali per fare uscire Firenze dall'emergenza ambientale e sanitaria in cui si trova.«Se esiste la volontà politica per un confronto - ha concluso il consigliere di Rifondazione Comunista - questo progetto può essere progressivamente costruito in primo luogo dalle forze di sinistra presenti in Consiglio comunale tenendo conto che se unite sui contenuti e sugli obiettivi esse possiedono già oggi la maggioranza in Consiglio». (fn)