Forza Italia: «Il piano sanitario regionale penalizza le fasce più deboli della popolazione»

«C'è il rischio che la "Società della salute" prevista dal piano sanitario regionale si risolva nella moltiplicazione dei livelli burocratici riconducibili tutti alla stessa matrice politico-pubblica. E che, alla fine, le fasce più deboli vengano penalizzate». E' la preoccupazione espressa dal capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana e dal consigliere Graziano Grazzini, entrambi componenti la commissione comunale per le politiche sociali e della salute.«Nella "Società della salute" - hanno proseguito i due consiglieri di Forza Italia - si evidenzia una totale gestione pubblica, da parte dell'azienda sanitaria locale e del Comune, mentre non si prevede, almeno da quanto finora scritto e detto, una partecipazione alla programmazione e gestione dei bisogni dei cittadini né dei medici di famiglia né del volontariato non-profit la cui presenza non è peraltro specificata».«Il controllo del servizio sanitario da parte pubblica - hanno concluso Cigliana e Grazzini - non va a confermare di per sé le affermazioni della sinistra di un piano a vantaggio dei più deboli: proprio l'esperienza del sistema sanitario sostenuto dalla sinistra ha invece confermato che sono i più deboli ad essere penalizzati perché non possono scegliere un servizio sanitario alternativo. Il principio di sussidiarietà dovrebbe invece essere il fondamento di questo servizio. La sburocratizzazione e la concorrenzialità, le grandi assenti del piano regionale, oltre ad una proficua competitività fra pubblico, privato e non-profit, con garanzia di livelli di qualità e di costi, sono invece l'asse portante della proposta politica di Forza Italia». (fn)