Scuola: la nuova riforma al centro della seconda giornata dei lavori del convegno nazionale sui servizi all'infanzia

La nuova riforma della scuola approvata proprio ieri dal Consiglio dei Ministri è stato uno degli argomenti al centro della seconda giornata dei lavori del XIII Convegno nazionale organizzato dall'assessorato alla pubblica istruzione del Comune di Firenze e dal Gruppo Nazionale Nidi – Infanzia su ‘Percorsi educativi di qualità per le bambine e i bambini in Italia e in Europa'.‘'La cosa più grave di questa riforma – ha detto Livia Turco, deputata Ds – è la separazione che è prevista tra l'avvio al lavoro precoce e la formazione. Si rischia, così, di tornare indietro di molti anni: dobbiamo continuare ad offrire le stesse opportunità ai ragazzi che hanno diritto, tutti, di avere un bagaglio formativo adeguato. Così penalizzeremo, come avveniva molti anni fa, i ragazzi delle fasce più deboli''.Diverso, chiaramente, il parere di Maria Burani Procaccini (Forza Italia), presidente della Commissione bicamerale sull'infanzia. ‘'E' importante aver ribadito la centralità culturale dei licei, cosa che nella passata riforma era stata eliminata, ma certo occorre – spiega – che resti ai ragazzi si dia la possibilità di formarsi gradualmente e quindi anche di passare da un percorso ad un altro nel corso degli studi. Credo che questo nella legge ci sia, altrimenti deve essere inserito: siamo alle prime battute, voglio capirla meglio''.Diversa, invece, la sua idea su un'altra parte di questa riforma, quella che interessa direttamente i bambini più piccoli. ‘'E' importante che si preveda di poter anticipare l'ingresso dei bambini nelle scuole elementari a cinque anni e mezzo. Sul passaggio anticipato dagli asili nido alla scuola dell'infanzia – ha proseguito – ho invece delle perplessità che voglio chiarirmi. Se si parla di una possibilità, con un accordo tra genitori e educatori va bene, è accettabile. Se fosse un passaggio drastico no''.Le due deputate hanno partecipato ad una tavola rotonda presieduta dall'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri insieme a amministratori locali e regionali. (dm)