Via al piano strutturale di Firenze

Dopo un anno di lavoro da parte degli uffici comunali, è iniziata la procedura di predisposizione del piano strutturale, il nuovo strumento di programmazione urbanistica introdotto dalla legge regionale 5 del 1995 che riguarderà Firenze con un riferimento però all'intero sistema metropolitano fiorentino. Si tratta di un piano totalmente innovativo, elaborato dall'ufficio istituito ad hoc (l'ufficio Piano strutturale e centro storico), che si basa su alcuni principi cardine: stop alle nuove espansioni urbane ma riqualificazione l'esistente con un'attenzione particolare alle aree industriali dismesse; applicherà le nuove normative in materia di tutela e salvaguardia ambientale; sarà realizzato in collaborazione con Regione e Provincia, così come prevede la norma regionale. Una collaborazione che l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi allarga anche ai comuni dell'area metropolitana. Oggi l'avvio di questa nuova fase è stato presentato dall'assessore Biagi, dall'assessore regionale Riccardo Conti, l'assessore provinciale Luciana Cappelli, Andrea Barducci e Pietro Rubellini rispettivamente sindaco e assessore di Sesto Fiorentino e il vicesindaco di Scandicci Simone Gheri."Firenze è alla vigilia di una serie di grandi lavori, la trasformazione della città è in ripresa anche con il contributo dei soggetti privati – commenta l'assessore Biagi - Questo testimonia che si sta creando un clima nuovo tra l'Amministrazione comunale e chi opera in città. Anche per dare risposte ai cittadini quindi la pianificazione diventa di assoluta priorità. E i processi di programmazione e pianificazione territoriale devono essere improntati a tre principi: celerità, certezze delle scelte e partecipazione dei cittadini".L'assessore Biagi indica anche alcuni obiettivi strategici del piano tra cui quello di ripopolare Firenze. Negli ultimi due anni si è invertita la tendenza alla fuga di abitanti dalla città grazie all'arrivo sia di famiglie provenienti da fuori regione sia da altri centri toscani e della provincia fiorentina. Il 59 per cento dei residenti non è nato a Firenze e tra questi il 30 per cento è nato fuori dalla provincia. Ripopolare la città però non si traduce in una nuova espansione urbana. "Sarà piuttosto il riordino funzionale della città e del territorio che passerà anche attraverso il recupero delle aree industriali dismesse – spiega l'assessore Biagi -. In questo modo verranno riqualificate non solo le zone limitrofe ma i quartieri e l'intera città con la creazione di nuovi edifici e di spazi pubblici". Il piano strutturale dovrà poi anche trattare temi sui quali la discussione è già stata avviata come lo sviluppo dell'area di Castello e le infrastrutture della mobilità. Sul primo punto l'assessore Biagi parla di rimodulare le funzioni e le caratteristiche dell'insediamento per evitare il rischio di realizzare una ulteriore brutta periferia. Sulle infrastrutture infine l'assessore Biagi ribadisce la necessità di verificare la fattibilità di un by-pass stradale a nord del centro città che colleghi Varlungo con Careggi e Rifredi. Una parola infine sui tempi. La delibera di avvio del procedimento è stata approvata dalla giunta a inizio gennaio e ha già iniziato l'iter che si concluderà con l'esame del consiglio comunale. Il passaggio successivo sarà l'invio in Regione. L'obiettivo dell'Amministrazione comunale è concludere il lavoro relativo al piano strutturale entro il 2003-inizio 2004. (mf)