Scuola: per la Vittorio Veneto l'assessore Lastri aveva scritto al ministro Moratti
Non è solo una solidarietà formale quella che l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri invia ai genitori della scuola Elementare Vittorio Veneto che ieri, con ramazze e spazzoloni, hanno ripulito la scuola.Non lo è perché già dallo scorso mese di settembre, anche dopo un incontro con gli stessi genitori, l'assessore aveva inviato una lettera al Provveditorato agli studi ''per segnalare questi problemi, in un plesso scolastico ricavato all'interno di un antico convento e, per questo, neppure di facile fruizione''. Inoltre era stato preso l'impegno di sollecitare un intervento dei servizi tecnici del Quartiere 1. L'impegno è stato rispettato: durante la prossima pausa estiva la scuola sarà sottoposta ad un intervento di tinteggiatura, e sarà completata la fornitura dei nuovi arredi, che negli ultimi due anni, comunque, sono già stati consegnati al novanta per cento.L'assessore, inoltre, inviò un'altra lettera direttamente al ministro per la Pubblica Istruzione Letizia Moratti chiedendo che il Governo sbloccasse immediatamente i fondi per il pagamento delle cooperative che hanno, proprio con l'istituzione statale e non più con i Comuni, convenzioni per la pulizia delle scuole. Nella stessa lettera, che non ha mai ricevuto risposta, l'assessore Lastri chiedeva anche di riconsiderare il numero dei custodi necessari nelle scuole, soprattutto quando queste si trovano in antichi istituti, magari come nel caso della Vittorio Veneto, distribuiti su più piani. 'La scuola non può essere mai affrontata con provvedimenti presi sulla carta, sulla base di una programmazione che non tenga conto delle specificità di ciascun intervento'', spiega l'assessore.Ricordando ancora una volta che l'unico compito' del Comune è la fornitura dei materiali per le pulizie, l'assessore vuole assicurare ai genitori di questa, 'come di tutte le altre scuole dove esistono problemi simili'', che 'l'Amministrazione continuerà a svolgere il suo ruolo, vigilando, insieme ai genitori e agli insegnanti perché chi ha responsabilità prenda i provvedimenti necessari. I ritardi dei finanziamenti utili a portare avanti la normale attività, rischiamo di affossare la scuola pubblica. Spero che l'obiettivo del ministero non sia proprio questo''. (dm)