Barbaro (DS): «Le procedure antirumore per l'aeroporto passo importante per ridurre l'impatto ambientale. Adesso occorre dotarsi dei sistemi di controllo»

«Le procedure antirumore per l'aeroporto "Vespucci" costituiscono il primo, significativo atto per ridurre l'impatto ambientale delle operazioni di volo: è un successo per tutti i soggetti istituzionali che si sono impegnati in questa direzione, per primo il Sindaco Domenici, l'Assessore Biagi, e lo stesso Consiglio comunale». Lo ha detto il consigliere Antongiulio Barbaro (DS), membro della commissione consiliare ambiente e trasporti di Palazzo Vecchio.«La definizione delle procedure di decollo lato Peretola - ha proseguito Barbaro- si muove nella direzione già indicata dal Consiglio comunale che nell'aprile 2000 approvò all'unanimità una mozione, di cui ero il primo firmatario, in cui veniva chiesto di ricondurre il rumore entro 60 decibel in tutte le zone residenziali limitrofe allo scalo. Questa indicazione è stata poi inserita nel protocollo di intesa firmato l'11 giugno 2001 dal Sindaco, dal Presidente della Provincia e dal Presidente della Regione Toscana».«Affermato con queste nuove rotte il principio che le operazioni di volo devono adattarsi al tessuto urbano circostante - ha proseguito il consigliere diessino - è adesso necessario ed urgente completare l'installazione e la messa in esercizio dei sistemi di misura del rumore e del radar per la verifica delle rotte di sorvolo e approccio allo scalo, con l'obiettivo di dotarsi degli strumenti di controllo per ottenere il rispetto delle nuove rotte da parte degli aeromobili. Altrimenti tutto rischia di rimanere sulla carta».«Inoltre, come richiesto dal Consiglio Comunale - ha concluso Barbaro - credo sia necessario verificare la fattibilità tecnica e gli effetti ambientali di un ulteriore innalzamento dell'angolo di atterraggio lato Peretola. Con l'installazione dell'ILS è stato portato da 2.5 a 3.0 gradi, ma penso sia possibile arrivare ad almeno 4 gradi, come avviene a Lugano e al London City Airport, con benefici effetti per le zone sorvolate. Ritengo che la commissione antirumore, che ha approvato le nuove rotte di decollo, debba rinnovare il proprio impegno anche su questo aspetto». (fn)Questo il testo della mozione:Mozione n. 138 approvata dal Consiglio Comunalenella seduta del 3 aprile 2000"Per la riqualificazione ambientale dell'Aeroporto "Amerigo Vespucci"IL CONSIGLIO COMUNALEVISTA la normativa vigente relativa al rumore aeroportuale, in attuazione della "Legge quadro sull'inquinamento acustico" 26 ottobre 1995, n° 447: Decreto del Ministro dell'Ambiente 31 ottobre 1997 "Metodologia di misura del rumore aeroportuale", Decreto del Presidente della Repubblica 11 dicembre 1997, n° 496 "Regolamento per la riduzione dell'impatto acustico prodotto dagli aeromobili civili", Decreto del Ministro dell'Ambiente 20 maggio 1999 "Criteri per la progettazione dei sistemi di monitoraggio per il controllo dei livelli di inquinamento acustico in prossimità degli aeroporti nonché criteri per la classificazione degli aeroporti in relazione al livello di inquinamento acustico", Decreto del Presidente della Repubblica 9 novembre 1999, n° 476 "Divieto di voli notturni"; Decreto del Ministro dell'Ambiente 3 dicembre 1999 "Procedure antirumore e zone di rispetto",CONSIDERATO che con le norme citate si è provveduto a definire: l'indice di valutazione del rumore aeroportuale (Lva), le relative procedure di misura nonché le caratteristiche tecniche e l'ubicazione dei sistemi di monitoraggio, l'obbligo per i Comuni di regolamentare l'attività urbanistica nell'intorno aeroportuale, essendo questo la zona definita come quella interna all'isofona avente valore dell'indice Lva superiore a 60 dBA, l'obbligo di stabilire per ogni aeroporto le procedure antirumore a carico dei velivoli e la suddivisione dell'intorno aeroportuale in zone di rispetto (denominate A, B e C) nelle quali sono progressivamente inibite determinate attività (zonizzazione acustica), le sanzioni amministrative a carico delle compagnie aeree nel caso di violazione delle procedure antirumore, l'obbligo a carico delle Società di gestione aeroportuale di manutenere e gestire i sistemi di monitoraggio acustico (finalizzati alla verifica del rispetto delle procedure antirumore), su cui le Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente (ARPA) sono tenute ad effettuare le ispezioni e le verifiche di efficienza, l'obbligo per le Società di gestione aeroportuale di predisporre e presentare ai Comuni interessati il piano di contenimento e abbattimento del rumore dovuto alle attività aeroportuali, i cui oneri di attuazione sono a carico delle stesse Società di gestione, la composizione delle Commissioni aeroportuali locali, cui spetta stabilire le specifiche procedure antirumore e la zonizzazione acustica nell'intorno aeroportuale, il divieto dei voli nel periodo notturno (23:00 - 06:00) e le relative deroghe (voli di Stato, sanitari e di emergenza), nonché la possibilità da parte del Ministero dell'Ambiente di autorizzare particolari voli notturni (postali e in ritardo);TENUTO CONTO che, con la pubblicazione del citato D.M. 3 dicembre 1999, il 10 gennaio 2000 è scaduto il termine per l'istituzione da parte dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) della citata Commissione aeroportuale locale per lo scalo "Amerigo Vespucci", in cui il Comune di Firenze ha diritto ad un membro (insieme al Comune di Sesto Fiorentino, alla Provincia di Firenze, alla Regione Toscana e all'ARPAT);RICORDATO che in seguito alla stipula dell'Accordo di Programma finalizzato alla realizzazione del prolungamento di 250 m lato Monte Morello della pista di volo, siglato il 2 settembre 1991 tra il Comune di Firenze, il Comune di Sesto Fiorentino, la Provincia di Firenze e la Regione Toscana, fu elaborato dalla Regione Toscana un protocollo di intesa ed un regolamento per disciplinare l'utilizzo dell'aeroporto "Amerigo Vespucci", integrato dalla definizione delle rotte di decollo e atterraggio ammesse ai fini di minimizzarne l'impatto acustico, sottoposto all'approvazione del Ministero dei Trasporti nel 1997, che tuttavia non è mai entrato in vigore;RICORDATO ALTRESI' che il già citato Accordo di Programma del 1991 stabiliva anche la necessità di svolgere "uno studio sugli effetti ambientali per l'insieme degli ulteriori interventi previsti dal piano aeroportuale che dovrà considerarsi preliminare a qualsiasi atto di intesa per la realizzazione degli interventi stessi";CONSIDERATO che l'articolo 8 della già citata Legge 447/95 stabilisce l'obbligo, da parte dei titolari dei progetti, della valutazione di impatto acustico per le opere sottoposte alla più generale valutazione di impatto ambientale di cui alla Legge 349/86, ovvero su richiesta dei Comuni nel caso di realizzazione, modifica o potenziamento di aeroporti, aviosuperfici ed eliporti;RICORDATO che il piano di sviluppo aeroportuale per lo scalo "Amerigo Vespucci", presentato dal Ministero dei Lavori Pubblici nel 1998, è risultato non conforme agli strumenti di pianificazione territoriale adottati dai Comuni di Firenze e Sesto Fiorentino, determinando così l'arresto della procedura prevista dall'art.81 del DPR 616/77 e la necessità di ricorrere alla Conferenza dei Servizi di cui al DPR 383/94, che tuttavia lo stesso Ministero non ha convocato;VISTA la più recente relazione predisposta dall'ARPAT sull'impatto acustico dell'attività aeroportuale dello scalo "Amerigo Vespucci" (marzo 1999), in cui viene sottolineato l'aumento nel triennio 1996-1998 delle operazioni medie giornaliere di decollo e atterraggio (da 55 a 69) e quindi del relativo impatto acustico (il valore dell'indice Lva è passato da 60.9 dBA a 63.1 dBA), soprattutto a causa dell'aumento dei movimenti notturni;RITENUTO PERALTRO che le citate norme sul contenimento del rumore aeroportuale non debbano essere considerate come meri vincoli per il corretto sviluppo dello scalo "Amerigo Vespucci", ma come un'occasione di riqualificazione ambientale dell'aeroporto e di tutta l'area circostante, dovendo essere tra gli obiettivi della Società di gestione (SAF) quello di veicolare in Italia e all'Estero l'immagine di uno scalo dinamico, efficiente, con il vantaggio di essere al centro della Toscana e a pochi chilometri dal centro di Firenze, ma anche rispettoso dell'ambiente e della salute degli abitanti nelle aree contermini, in un quadro di ritrovato equilibrio tra le esigenze di mobilità e quelle di vivibilità;DATA l'importanza strategica dell'Aeroporto "Amerigo Vespucci" e dei provvedimenti in suo favore espressi dalla seguente mozione;IMPEGNA IL SINDACOa promuovere tutte le iniziative tecniche e politiche necessarie per ottemperare alle disposizioni normative citate in narrativa, per contenere e ridurre l'impatto acustico delle attività aeroportuali presso lo scalo "Amerigo Vespucci", per raccordare la zonizzazione acustica nell'intorno aeroportuale con gli strumenti urbanistici vigenti, in particolare assumendo le seguenti iniziative:1. costituire un Gruppo di lavoro interassessorile, con la partecipazione del Quartiere 5 e la consulenza tecnica dell'ARPAT, che valuti l'impatto acustico delle attività aeroportuali in relazione agli insediamenti residenziali attuali e previsti, alle pianificazioni urbanistiche già adottate, alla popolazione esposta in relazione al valore dell'indice Lva, e che, assumendo come base di partenza il protocollo di intesa promosso dalla Regione Toscana nel 1997, consenta di definire una serie di provvedimenti tecnici (aumento dell'angolo di atterraggio, definizione delle rotte di decollo e atterraggio) da proporre alla Commissione aeroportuale locale prevista dal D.M. 31 ottobre 1997, di imminente istituzione, con i quali perseguire l'obiettivo qualificante di mantenere l'indice Lva su valori non superiori a 60 dBA presso tutte le zone residenziali poste intorno allo scalo;2. sulla base delle elaborazioni del Gruppo di lavoro di cui al punto 1), concertare le azioni da proporre in seno alla Commissione aeroportuale locale con il Comune di Sesto Fiorentino, con la Provincia di Firenze e con la Regione Toscana;3. sollecitare i soggetti competenti (SAF, ENAC, ENAV) affinché sia accelerata l'installazione del sistema di monitoraggio acustico e del sistema di atterraggio strumentale ILS, nonché delle procedure di acquisto del radar, strumentazione con la quale garantire maggiore sicurezza e agibilità dello scalo, nonché il controllo delle future procedure antirumore;4. sollecitare il Ministero dell'Ambiente affinché siano applicate con il massimo rigore le norme relative al divieto dei voli notturni stabilito dal D.P.R. 476/99, in particolare non concedendo deroghe per i voli postali e in ritardo;5. in caso di convocazione della Conferenza dei servizi da parte del Ministero dei Lavori Pubblici per l'approvazione del piano di sviluppo aeroportuale, o di suoi stralci, richiedere comunque la valutazione preliminare di impatto acustico prevista dalla Legge 447/95, condizionando l'assenso del Comune di Firenze al contenimento del rumore aeroportuale nelle zone residenziali entro i limiti stabiliti dalla zonizzazione acustica che dovrà essere definita dalla Commissione aeroportuale prima della realizzazione delle eventuali, ulteriori opere;6. relazionare al Consiglio Comunale di Firenze ogni 90 giorni dalla data dell' approvazione della mozione stessa.Palazzo Vecchio, 3 aprile 2000