Borse ed assegni di studio, Foti (Rinnovamento Italiano) propone di elevare il tetto per l'accesso ai benefici
Elevare fino a 50 milioni di lire il tetto per poter usufruire di assegni e borse di studio e libri di testo gratuito. Lo chiede, in una mozione, il capogruppo di Rinnovamento italiano Vittorio Foti.«La riapertura dei termini per la presentazione delle domande - scrive Foti - è stata determinata dal loro numero esiguo, inferiore quindi rispetto allo stanziamento previsto in bilancio. Ciò è imputabile alla scelta di mantenere in 30 milioni di lire il tetto per l'individuazione della cosiddetta "situazione economica equivalente" che permette l'accesso ai benefici, pur essendo prevista per il Comune la facoltà di elevare fino a lire 50 milioni il tetto massimo».Per queste il capogruppo di Rinnovamento Italiano invita l'amministrazione «ad elevare fino a 50 milioni la "situazione economica equivalente" e dare la possibilità all'utenza, dopo debita pubblicità, di presentare la domanda relativa entro termini più ampi permettendo così a tutti gli interessati di usufruire di tali agevolazioni». (fn)Questo il teesto della mozione:MOZIONE"BANDO di CONCORSO per l'ASSEGNAZIONE dei CONTRIBUTI per il DIRITTO ALLO STUDIO"- Vista la legge regionale n.53 del 19/6/1981 relativa al diritto allo studio, che fissa i criteri di attuazione ed i destinatari dei benefici;- visto il P.d. I.- Piano d'indirizzo per il diritto allo studio -, approvato il 19/6/2001 dal Consiglio regionale per il 2001-2002;- vista la delibera della giunta comunale n.917 del 9/10/2001 con la quale vengono approvati i criteri individuali per la stesura del bando di concorso per l'assegnazione di borse di studio, per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo e di assegni di studio per l'a.s. 2001/2002;- viste le determinazioni n.12034 del 10/10/2001 e n. 12527 del 17/10/2001 con cui l' A.C. ha fissato i criteri di aggiudicazione di tali benefici;- data l'approvazione del Bilancio Previsionale e del P.E.G. dell'anno 2001;per tutto quanto in narrativa esposto, si richiede all' A.C.:- su quale base sono stati riaperti i termini di presentazione delle domande relative ai contributi sopra citati, come da circolare della Pubblica Istruzione ivi allegata e fatta recapitare a domicilio a parte dell'utenza ritenuta interessata al beneficio stesso e quindi non pubblicizzata all'intera utenza, se la stessa era stata fissata dalle determinazioni sopra citate nel 10 novembre 2001.- dato che la riapertura dei termini è stata determinata dal numero esiguo di domande presentate, inferiore quindi rispetto allo stanziamento previsto in bilancio e nelle schede P.E.G. dal Comune, riteniamo che questo sia imputabile alla scelta, di mantenere in lire 30.000.000 il tetto per l'individuazione della situazione economica equivalente che permette l'accesso ai benefici in oggetto, pur essendo prevista per il Comune la facoltà di elevare fino a lire 50.000.000 tale tetto massimo.Pertanto invitiamo l'A.C.:- a provvedere ad elevare fino a lire 50.000.000 la situazione economica equivalente per poter ottenere i benefici oggetto della presente mozione- a dare la possibilità all'utenza, dopo debita pubblicità, di presentare la domanda relativa entro termini più ampi permettendo così a tutti gli interessati di usufruire di tali agevolazioniAvv.Vittorio FotiCapogruppo Rinnovamento Italiano