Trasferta a Belgrado per gli assessori Biagi e Siliani

Trasferta a Belgrado per gli assessori all'urbanistica Gianni Biagi e alla cultura Simone Siliani all'interno di "City to city", il programma di cooperazione decentrata finanziato dal governo italiano e al quale il Comune di Firenze ha aderito firmando a giugno uno specifico accordo. Al progetto hanno formalmente aderito anche i comuni di Calenzano, Fiesole, Lastra a Signa, Pontassieve, Scandicci e Sesto Fiorentino, che contribuiranno, con la Regione Toscana al finanziamento delle azioni, insieme all'Università di Firenze e al Cispel Toscana. Dopo una visita di una delegazione serba a ottobre a Firenze, adesso sono gli amministratori fiorentini a recarsi a Belgrado in occasione del primo incontro per discutere della pianificazione urbanistica e del nuovo Prg che la capitale serba si appresta a predisporre. E in questo lavoro l'esperienza e l'apporto del Comune assumono un ruolo importante. "Il nostro contributo – spiega l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi – è quello di mettere a disposizione le conoscenze, le capacità e le elaborazioni che in questi ultimi anni si sono accumulate nel campo della programmazione e pianificazione territoriale a Firenze e in Toscana. Un lavoro che vedrà impegnati i tecnici del Comune, quelli di altre Amministrazioni dell'area fiorentina, della Provincia di Firenze e della Regione Toscana nonché delle categorie professionali, in primo luogo con la presenza dell'Ordine degli Architetti". Belgrado adesso è a una svolta nella gestione del patrimonio urbanistico. L'obiettivo è un nuovo rapporto tra chi interviene e la Pubblica Amministrazione, proprietaria dei suoli urbani. "Si tratta di un fattore positivo per Belgrado – aggiunge l'assessore Biagi -, una risorsa economica ma anche una occasione per garantire la qualità dello sviluppo urbano della città".‘'Questa prima iniziativa – ha spiegato l'assessore alla cultura Simone Siliani - fa parte di un'idea della cooperazione con la città di Belgrado che intende avviare quel processo di riconciliazione e di collaborazione che, dopo la stagione della dittatura di Milosevich e della guerra del 1999, si era bruscamente interrotta. Anche le iniziative sulla cultura, che si concretizzeranno nella tarda primavera, costituiscono un altro passo importante su questa strada. (mf)