Fittante: «Nella disputa dei sondaggi tra Ds e Margherita è l'Ulivo che rischia di perdere»

«Nella disputa dei sondaggi tra Ds e Margherita è l'Ulivo che rischia di perdere». Il giudizio è del capogruppo di "Insieme per l'Ulivo in Toscana" Giovanni Fittante.«Gli ultimi sondaggi per la disputa di chi ha un punto percentuale in più o in meno – ha aggiunto Fittante - hanno come fine il tornaconto dei rispettivi partiti per il prossimo rimpasto nella giunta comunale. Gli stessi partiti, però, dimenticano con una certa disinvoltura che la coalizione dell'Ulivo è più ampia e articolata».Secondo l'esponente del centrosinistra «se non si vuole arrivare a un altro "Caso Bologna" qui a Firenze è bene che se ne rendano conto tutti, in particolare chi riveste importanti ruoli dirigenziali dal segretario Ds Auzzi a quello della Margherita Renzi, allo stesso Sindaco».«È sicuramente utile aprire una riflessione e fare un bilancio dell'azione amministrativa a Firenze a metà legislatura - ha puntualizzato Fittante - ma non bisogna parlare solo di assessorati ma dei contenuti e delle proposte per la soluzione dei problemi endemici che affliggono la nostra città. Molto è stato fatto ma tantissimo resta da fare: dalla mobilità, all'inquinamento,al rilancio dello sviluppo economico, al modo di riallacciare un dialogo con la città tutta: associazioni, comitati, categorie economiche».«Il rischio - ha concluso il capogruppo di "Insieme per l'Ulivo in Toscana - è che i partiti tradizionali del centrosinistra non si rendano conto dell'importanza dell'Ulivo, tant'è che nello stesso sondaggio pubblicato ieri dai quotidiani fiorentini l'Ulivo arriva addirittura al 53% superando di gran lunga la somma delle percentuali dei partiti che lo compongono. Il vero valore aggiunto sono i movimenti come "Insieme per l'Ulivo in Toscana" che rappresenta una realtà di consenso importante in Toscana e in particolare a Firenze. Ci auguriamo perciò che il Sindaco, nella utile riorganizzazione della giunta tenga, ben presente questi due elementi, viceversa si creerebbe un reale indebolimento dell'Ulivo fiorentino con tutto quello che può rappresentare sia per l'eventuale ricandidatura di Domenici sia per il progetto per le prossime amministrative». (fn)