Toccafondi (ApF): «Amministrazione comunale in ritardo per la messa in sicurezza dell'aeroporto»

«L'amministrazione comunale è in ritardo per la messa in sicurezza all'aeroporto». Il giudizio è del capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi che sulla questione ha presentato una interrogazione.«Della pista di rullaggio che rappresenta lo strumento indispensabile per consentire all'aeroporto di proseguire nel suo sviluppo garantendo contemporaneamente sicurezza ai passeggeri ed ai residenti - ha spiegato Toccafondi - si parla da decenni ma nessuno sembra volersi decidere».«Per ora il Comune - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - si è dato più attenzione alla privatizzazione che allo sviluppo dell'aeroporto e alla sua messa in sicurezza. Non vorrei che l'amministrazione volesse vendere in fretta per poter consentire all'aeroporto di ampliarsi solo successivamente».«Nel piano regolatore aeroportuale - ha proseguito Toccafondi - si legge invece che la realizzazione della via di rullaggio, ad est della pista di volo e ad essa parallela, rappresenta l'intervento più urgente per migliorare le condizioni di operatività della pista, per consentire agli aeromobili in arrivo di liberare rapidamente la pista di atterraggio e per quelli in partenza, di portarsi in posizione di decollo direttamente dai piazzali di sosta senza impegnare la pista di volo». «Qualcuno ha denunciato ritardi dei vari ministeri competenti ma perché quel piano regolatore aeroportuale pronto da tempo è rimasto in qualche cassetto per mesi? - ha concluso il capogruppo di Azione per Firenze - perché la conferenza dei servizi non riesce ad esprimersi sul piano? Su quali punti il documento presentato diverge con il piano regolatore generale? Penso sia utile ribadire che i ritardi se ci sono stati e ci sono ancora, riguardano prima di tutto l'amministrazione comunale che non ha ancora deciso cosa vuol fare dell'aeroporto. Sono infatti cambianti maggioranze di governo e ministri ma la situazione sembra ingessata. Tanto, troppo tempo è passato senza che niente si sia mosso». (fn)