Barbaro (DS): «Contro lo smog necessarie politiche che programmino la diminuzione, senza cedere alla tentazione del colpo di teatro»

«Leggo oggi singolari dichiarazioni che da più parti chiedono poteri e leggi speciali per combattere l'inquinamento atmosferico: mi pare si tratti di affermazioni superficiali, visto che le norme nazionali e regionali ci sono già, mentre quelle europee si muovono nella direzione di imporre una seria programmazione degli interventi». Lo ha detto il consigliere dei DS Antongiulio Barbaro.Secondo Barbaro «la legge regionale sulle "zone a rischio di episodi acuti diinquinamento atmosferico" che giace colpevolmente inapplicata. In base a quest'ultima sono già stati individuati i Comuni di Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli, Signa, Lastra a Signa e Calenzano quale zona omogena a rischio di inquinamento atmosferico derivante da benzene, idrocarburi policiclici aromatici, frazione respirabile delle polveri. In tale zona i Sindaci, di concerto con la Provincia, avrebbero dovuto adottare misure adeguate per la prevenzione e la riduzione delle emissioni inquinanti essendo accertato il superamento dei limiti e degli obiettivi di qualità dell'aria».«E' inaccettabile che oggi, di fronte ad una situazione di emergenza - ha proseguito il consigliere diessino - si sia costretti a chiedere nuovi, e probabilmente poco utili, sacrifici ai cittadini, perché nel frattempo non si sono esercitate le funzioni e i poteri già attribuiti dalla legge, o si sono abbandonati e ridimensionati progetti sul risparmio energetico che avrebbero potuto dare un contributo decisivo per migliorare stabilmente la situazione».«Infine - ha concluso Barbaro - far riferimento ai soli provvedimenti di emergenza è, oltre che sbagliato tecnicamente, un atteggiamento che ci colloca fuori dall'Europa. Infatti la più recente direttiva europea in materia, avendo innalzato i limiti di allarme, ha di fatto limitato il ricorso a provvedimenti di questo tipo, mentre ha posto proprio l'accento sulla necessità di politiche che programmino la riduzione progressiva degli inquinanti. Mi auguro che questo episodio suggerisca una riflessione seria anche a Firenze. La Commissione consiliare ambiente e trasporti dovrebbe assumere l'iniziativa di capire a che punto siamo con la redazione del piano energetico comunale e con l'attuazione dell'apposita legge regionale: fin da lunedì mi farò carico di porre la questione al Presidente della Commissione Lo Presti». (fn)