L'assessore all'urbanistica Biagi sulla tassa sul panorama: "Nessuna novità nei ricorsi in discussione. Il Comune applica solo la legge"
Nessuna novità per quanto riguarda il condono ambientale. All'indomani della discussione di fronte al Tar (Tribunale amministrativo regionale) di cinque ricorsi presentati da alcuni cittadini contro l'indennità risarcitoria, l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi ribadisce la posizione dell'Amministrazione Comunale. "La questione è già stata discussa in tutte le sedi giurisdizionali e il Comune ha visto confermata la legittimità delle determinazioni con cui è stata applicata l'indennità risarcitoria peraltro prevista da una legge del 1939". Infatti il Tar si era già occupato di questi ricorsi bocciando la richiesta in essi contenuta di sospensiva. Adesso il Tribunale amministrativo è chiamato a dire la sua sul merito della questione ossia sulla legittimità della normativa stessa, materia su cui si è già espresso il Consiglio di Stato in senso favorevole per il Comune. "Vorrei ribadire che come amministrazione siamo obbligati ad applicare la normativa spiega ancora l'assessore Biagi che impone il pagamento dell'indennità risarcitoria per abusi edilizi realizzati in aree soggette al vincolo paesaggistico anche in assenza di danno ambientale. In caso contrario la Corte dei Conti potrebbe chiamarci in causa per danno erariale". L'assessore Biagi fa anche alcune precisazioni su un articolo pubblicato su un giornale fiorentino. "Prima di tutto non è vero che il Comune di Firenze è l'unico ad aver applicato l'indennità risarcitoria. Basta citare il Comune di Roma e tutti quelli dell'area fiorentina. In secondo luogo aggiunge l'assessore Biagi le riduzioni delle indennità sono state decise dal consiglio comunale e gli importi minimi non sono di 700mila lire ma di 300mila, importo peraltro inferiori agli stessi minimi previsti dalla normativa". Un'altra precisazioni riguarda gli importi massimi che sono commisurati all'aumento della rendita catastale corrispondente alla gravità e all'entità dell'abuso edilizio. In merito poi alla questione delle perizie utili a determinare l'indennità, rilanciata da una interrogazione dell'opposizione di centro destra, si conferma che il cittadino può farle ma che nessuno lo fa perché il costo della perizia redatta da professionisti è quasi sempre superiore al costo effettivo della sanzione. (mf)