Quartiere 4, "dentro e fuori le mura", incontro con i detenuti del carcere di Solliciano alla Casa del Popolo 25 Aprile.
Ieri pomeriggio, presso la Casa del Popolo 25 Aprile, una decina di detenuti del carcere di Sollicciano membri della Commissione Interna hanno illustrato la situazione degli istituti penitenziari e in particolare di Sollicciano.Erano presenti numerose associazioni di volontariato, il magistrato di sorveglianza Dott. Margara, il presidente del Quartiere 4 Cruccolini ed alcuni cittadini. Assente giustificata l'Ass. Monciatti a causa di una riunione di Giunta.Numerosi i problemi evidenziati, a partire da quello più eclatante, vale a dire il sovraffollamento con 1050 presenze a fronte di una disponibilità per 500 persone. Tale situazione invivibile è all'origine dell'interrogativo sollevato dai detenuti sulla opportunità dell'effettiva applicazione di pene alternative alla carcerazione per i reati minori, come ad esempio i lavori socialmente utili, le quali produrrebbero un immediato decongestionamento e un maggiore apporto rieducativo rispetto alla detenzione, la cui efficacia in questa ottica è molto opinabile, soprattutto in caso di infrazioni minori.Altro tema caldo e molto sentito è quello delle condizioni sanitarie. All'interno della casa circondariale di Sollicciano le molte carenze sul piano dei servizi erogati e la scarsità di medicinali determinano la mancanza di una effettiva salvaguardia del diritto alla salute dei detenuti. Durante il confronto è emersa una proposta operativa: quella di fare entrare subito la sanità pubblica all'interno di Sollicciano, vista anche l'accentuazione della responsabilità regionale in questa materia. La Regione Toscana fa parte del gruppo di regioni nelle quali attivare la sperimentazione della sanità e della psichiatria (legge 230) all'interno dei carceri.Fondamentale è considerato il progetto "Preparazione all'uscita": è emersa la necessità di una significativa formazione professionale per i detenuti, uomini e donne, attraverso corsi interni ed esterni, concretamene spendibile al momento dell'uscita dal carcere per ottenere un lavoro, e parallelamente l'opportunità di non sottovalutare il non secondario tema delle difficoltà alloggiative.In merito al momento dell'uscita, la Commissione Interna propone l'istituzione di un "Fondo dei detenuti per i detenuti", disciplinato da un regolamento dei criteri di assegnazione delle risorse, al quale potranno attingere i soggetti in maggiore difficoltà economica, molto spesso neppure in grado di far fronte alle prime spese come l'acquisto dei biglietti del bus, il cibo e l'alloggio.I partecipanti all'incontro hanno fatto quindi un appello alla città e alle istituzioni affinché questo fondo venga incrementato per svolgere a pieno la funzione per la quale è stato creato.A tal proposito inoltre, si è levata alta la denuncia da parte dei detenuti dell'inesistenza dei "Consigli di aiuto sociale" previsti dalla legge fin dal lontano 1975. Esistono risorse economiche che se sbloccate possono essere concretamente destinate alla politica di reinserimento sociale.L'alta percentuale di recidività dovrebbe far pensare: molte persone sono costrette a ripercorrere vecchi percorsi per sbarcare il lunario, con il conseguente rischio di ritornare in prigione; il costo quotidiano di £400.000 per ogni detenuto dovrebbe persuadere anche sulla convenienza economica di buoni reinserimenti sociali.E' stato giudicato scadente anche il servizio, effettuato da una ditta preposta, di acquisto di prodotti e materiali su richiesta dei detenuti: svolto con grave ritardo e in molti casi con l'accaparramento di prodotti non pienamente rispondenti al prezzo corrisposto dai detenuti.Proprio per permettere ai detenuti di essere a conoscenza dei loro diritti, si ritiene necessaria l'apertura di uno sportello informativo all'interno del carcere, che il Quartiere 4 si è fatto carico di realizzare sulla base dell'esperienza del carcere di Bologna.Il Consiglio di Quartiere n°4 ha ribadito il suo impegno, incentivando i progetti che tendono a portare fuori i detenuti dal carcere, proponendo esperienze lavorative attraverso cooperative di tipo B nei servizi di manutenzione dei giardini e della pubblica lettura. Si impegna inoltre a richiedere un incontro col Presidente della Giunta Regionale Claudio Martini per affrontare i temi della sanità, col Presidente della Provincia Gesualdi per il problema della formazione professionale, con i parlamentari della circoscrizione Quartiere 4 - Scandicci per sollevare nel suo complesso il problema del mancato rispetto dei diritti dei detenuti e col Sindaco Domenici e gli Assessori Billi e Monciatti per l'organizzazione di una conferenza dei servizi che affronti tutte queste tematiche e predisponga un piano di lavoro per conseguire un reale reinserimento sociale dei detenuti. (segr-red)