Accoglienza anziani nelle strutture convenzionate, il Consiglio approva agevolazioni economiche per 1400 assistiti e le loro famiglie
«Cambia in meglio il regolamento per l'accoglienza dei circa 1400 anziani nelle strutture convenzionate». Il giudizio è della Presidente della commissione per la politiche sociali e della salute Susanna Agostini a proposito della delibera sul redditometro per gli anziani delle residenze sanitarie assistenziali e delle residenze assistenziali approvata questo pomeriggio dal Consiglio comunale.«Con questi nuovi provvedimenti - ha aggiunto l'Agostini - gli anziani del Comune di Firenze ed i loro familiari spenderanno di meno. Approvando le modifiche al redditometro sia la commissione sanità che il Consiglio comunale confermano l'applicazione sempre più equa ed omogenea della quota di compartecipazione sociale. E viene anche garantito il massimo rispetto della dignità e qualità della vita dei soggetti interessati e dei familiari coinvolti».«Tra le modifiche più significative - ha spiegato la Presidente della commissione per le politiche sociali e della salute - anzitutto quella che riguarda l'assistito che vede innalzarsi la quota mensile per le proprie spese da 200 a 300 mila lire al mese. Così come aumenta la cosiddetta "quota annua a disposizione" ovvero la detrazione per il calcolo del contributo: da 10 milioni arriva a 12. Infine l'assistito ed i familiari potranno pagare la retta anche mettendo a disposizione del Comune l'appartamento di proprietà con le regole del cosiddetto "Comune garante"».«Si escludono dal pagamento della retta soggetti come generi e nuore separati o divorziati - ha concluso l'Agostini - ma soprattutto si deve sottolineare che questa delibera è il frutto dell'esperienza acquisita in questo anno dall'ufficio che ha gestito i ricorsi di alcuni dei familiari degli anziani assistiti. L'amministrazione ha quindi dimostrato di saper recepire ed adeguare anche le istanze di chi ha ritenuto giusto inoltrare ricorsi contro il loro coinvolgimento nel pagamento delle rette del proprio congiunto». (fn)