Inflazione: + 0,1% a dicembre Prosegue il monitoraggio sui prezzi in Euro
Sale leggermente l'inflazione a Firenze: la variazione mensile rispetto al mese di dicembre è di 0,1% mentre quella annuale è di 2,5%, in lieve aumento rispetto al 2,4% di novembre.Lo ha reso noto oggi l'assessore alla statistica Andrea Ceccarelli.L'aumento sembra derivi, in modo particolare, pressi dei prodotti alimentari (complessivamente +0,7%). In particolare sono stati registrati aumenti nella frutta (+1,1), ortaggi (+1,0), coniglio (+5,0%) e olio extravergine di oliva (+1,0%).Altri rilevanti aumenti si sono registrati nei trasporti aerei (+7,8%) e nelle spese per il conto corrente bancario (+1,6%).Di rilievo è la diminuzione del prezzo dei medicinali (-1,8%) che causa la diminuzione di tutto il capitolo delle spese sanitarie (-0,8%). Probabilmente si tratta di un effetto parziale dell'indirizzamento dei consumi verso i farmaci generici.In diminuzione il prezzo della camera di albergo (-0,5%), in linea comunque con le tendenze stagionali usuali, mentre si registrano aumenti nel pasto al ristorante + 1,0%.Particolarmente interessanti sono poi i risultati che vengono dal monitoraggio sui prezzi in Euro svolto dall'ufficio statistica di Palazzo Vecchio.'Le osservazioni effettuate sono state 813 su 68 prodotti tra i più rilevanti. Da queste risulta che sono state 739 (+ 32,9% rispetto a novembre) i punti vendita che hanno già esposto il prezzo in Euro'', ha detto l'assessore Ceccarelli.'I punti vendita interessati sono 357 e di questi 241 hanno i prezzi esposti in euro (+18,7% rispetto a novembre) mentre 116 non hanno ancora provveduto. Ad aver provveduto in questo senso ha aggiunto l'assessore sono la quasi totalità degli Ipermercati, supermercati e grandi magazzini, ma il cartello con il prezzo in euro è già presentenel 67% dei negozi tradizionali, nel 60% dei mercati rionali e nel 56,1% degli studi medici, dentistici, parrucchieri
.''Il prezzo esposto in euro è nella quasi totalità dei casi poco difforme dalla semplice divisione del prezzo in lire per il valore dell'euro; tuttavia nel 43,8% dei casi il cambio è leggermente sfavorevole al consumatore mentre nel restante 56,2% è leggermente favorevole (cioè il prezzo in euro è inferiore all'equivalente in lire).Dal prossimo mese, come già preannunciato, l'Ufficio Comunale di Statistica si ripropone di osservare se l'introduzione della nuova moneta abbia o meno spinte inflattive. Per fare ciò sono stati individuati 44 prodotti, scegliendo nel paniere tra quelli caratterizzati da prezzi abbastanza stabili e non influenzati da elementi di stagionalità o comunque da elementi che rendano il prezzo volatile. Inoltre sono stati scelti prodotti per i quali anche l'effetto di arrotondamento possa essere significativo perché caratterizzati da un prezzo unitario contenuto. Sarà possibile osservare quindi punto vendita per punto vendita se ci sono delle anomalie nella conversione all'euro. (seg-red)