Finanziaria ed enti locali, approvato documento al convegno della Lega delle autonomie locali
Si è svolta stamani presso la Sala Est-Ovest della Provincia di firenze, l'assemblea regionale degli amministratori di Comuni, Province e Comunità Montane, che ha affrontato il tema delle conseguenze sui bilanci degli Enti locali determinate dalla Legge Finanziaria 2002. Erano presenti Alberto Brasca (Presidente della Lega delle Autonomie), Gianfranco Simoncini (Presidente regionale dell'ANCI), Giuseppe Matulli (Presidente dell'UNCEM), Claudio Frontera (Presidente dell'URPT) e Cesare Cava (Segretario regionale della Lega delle Autonomie Locali). Al termine dei lavori, su proposta del Presidente Simoncini, è stato approvato dai presenti il seguente documento:«L'assemblea regionale degli Amministratori toscani, riuniti questa mattina, ribadisce una forte preoccupazione per i contenuti della legge Finanziaria 2002 per come viene definendosi nel dibattito alla Camera dei Deputati.Le pressioni esercitate congiuntamente in questi mesi dall'ANCI, dall'UPI, dall'UNCEM e dalla Lega delle Autonomie ha prodotto importanti risultati, rispetto ad una proposta iniziale che era fortemente penalizzante per tutti gli Enti Locali.In particolare sono stati attenuati i vincoli per assunzioni ed acquisti, si sono reperite risorse per i piccoli comuni, si è evitata l'assurdità di dover decidere l'eventuale addizionale IRPEF con largo anticipo sul bilancio comunale, è stato reintrodotto il principio della compartecipazione all'IRPEF.Pur tuttavia, queste importanti modifiche non spostano il giudizio delle Autonomie locali Toscane, preoccupato per le conseguenze per le comunità locali, soprattutto in una realtà come quella della nostra Regione dove alta è la dotazione di servizi.Infatti permane il taglio dei trasferimenti a Comuni e Province per 1200 miliardi di lire in tre anni, la sottostima del rimborso dell'IVA ai Comuni che hanno esternalizzato i servizi costringendoli in tal modo a finanziare lo Stato: norme queste che rischiano di determinare una situazione nella quale i Comuni saranno costretti ad utilizzare la leva fiscale per recuperare le minori entrate.Inoltre è rimasto il vincolo sull'aumento della spesa rispetto al 2000, che se pur modificato alla Camera, oltre a colpire il dettato costituzionale e l'autonomia comunale così come definiti nel nuovo titolo V della Costituzione, approvato dal voto dei cittadini il 7 ottobre, rischia di determinare quasi certamente una situazione nella quale i Comuni per rispettare questo vincolo saranno costretti a tagliare i servizi ai cittadini.Di fronte a questa situazione, l'assemblea degli Amministratori toscani sottolinea l'esigenza di proseguire la mobilitazione nei confronti delle forze politiche e del Parlamento per ottenere ulteriori modifiche alla Finanziaria 2002, ed in particolare il superamento del vincolo sulla spesa, in modo tale da consentire a Comuni e Province di non dover aumentare le tasse e ridurre i servizi.L'assemblea, ritenendo necessario che il Parlamento affronti rapidamente l'attuazione delle previsioni costituzionali dell'art. 119 relative all'autonomia Finanziaria degli Enti Locali, da mandato alle associazioni delle autonomie di chiedere al Presidente della Giunta regionale della Toscana di sollevare il conflitto di competenza costituzionale là dove la norma sul vincolo delle spese non fosse superata nel dibattito parlamentare.Firenze 18 dicembre 2001Gianfranco Gianfranco SimonciniPresidente ANCI ToscanaAlberto BrascaPresidente Lega autonomie ToscanaGiuseppe MatulliPresidente UNCEMClaudio FronteraPresidente URPT»