Firenze dice no all'infibulazione, mozione approvata all'unanimità dal Consiglio comunale

Una mozione «per il superamento definitivo delle pratiche di mutilazioni genitali femminili», la cosiddetta "infibulazione", è stata approvata all'unanimità dal Consiglio comunale.Il documento era stato proposto dalla consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli e, prima di arrivare in Consiglio, è stato discusso ed integrato dalla commissione per le politiche sociali e della salute presieduta da Susanna Agostini.«Un indirizzo di civiltà - ha spiegato l'Agostini - verso il genere femminile e l'umanità intera».«Questa mozione - ha ricordato la Giocoli - parte da una iniziativa della consigliera regionale di Forza Italia Anna Maria Celesti e sarà votata anche in altri Comuni e Consigli provinciali della Toscana».«A tutt'oggi - si legge nella mozione - non siamo in grado di conoscere il numero delle persone che hanno subito e subiscono mutilazioni genitali. Come non sappiamo se queste pratiche vengono effettuate in Italia. Questa conoscenza avviene solo quando si determinano le queste gravi conseguenze, provocate dagli invasivi interventi su giovani donne che si rivolgono per curarsi presso le strutture sanitarie».La mozione invita il Sindaco «a promuovere un coordinamento tra operatori scolastici, sociali e sanitari per una campagna che veda coinvolte anche le associazioni che si occupano di immigrazione, con lo scopo di informare sui rischi e le conseguenze che derivano da tale pratica per la vita, la salute, il benessere psichico delle donne», «a favorire presso i distretti sanitari una formazione permanente degli operatori per garantire un'assistenza specifica per le donne che, avendo subito mutilazioni genitali, vi si rivolgono nelle diverse fasi della loro vita», «ad attivarsi presso il Ministero della Sanità affinché le strutture sanitarie, attraverso operatori del settore, possa divenire punto di riferimento per la conoscenza dei danni fisici e psichici che la pratica dell'infibulazione provoca».Le consigliere Susanna Agostini (DS) e Bianca Maria Giocoli (FI) hanno voluto «ringraziato per i sostanziali contributi apportati da tutti i componenti della commissione per le politiche sociali e della salute». (fn)Questo il testo della mozione:Oggetto: Per il superamento definitivo delle pratiche di mutilazioni genitali femminili.M O Z I O N EIl Consiglio ComunaleRilevato che l'Organizzazione Mondiale della Sanità con voto unanime ha condannato fin dal 1993 ogni forma di mutilazione genitale, e dato che, secondo i dati recenti della stessa OMS, circa 120 milioni di donne nel mondo ne sono state vittime;Che le mutilazioni genitali femminili – seppure previste e tollerate da alcune etnie – provocano danni psicofisici gravissimi e lesivi della dignità della persona ;Che tali pratiche producono, nella persona alla quale sono effettuate nell'immediato danni irreversibili.Danni che possono provocare nei casi più gravi anche la morte. Oltre a infezioni che nel tempo possono inibire anche la potenzialità a generare figli;Che le suddette mutilazioni si configurano come una grave violenza sui minori in contrasto con la Carta Internazionale dei Diritti del Bambino;Considerato che in Europa la mutilazione genitale femminile è perseguita per legge;Che in Italia l'art. 32 della Costituzione vieta espressamente l'inviolabilità del corpo di ogni persona;Che a tutt'oggi non siamo in grado di conoscere il numero delle persone che hanno subito e subiscono mutilazioni genitali. Come non sappiamo se queste pratiche vengono effettuate in Italia;Che detta conoscenza avviene solo quando si determinano le suddette gravi conseguenze, provocate dagli invasivi interventi su giovani donne che si rivolgono per curarsi presso le strutture sanitarie;Che un numero alto di donne immigrate ( tra le 20 e 30 mila) hanno subito mutilazioni genitali, e ciò ci induce a temere che le circa 5000 bambine presenti sul nostro territorio possono correre il rischio di subire mutilazioni;Che in Toscana attualmente non esiste un luogo di riferimento concreto di conoscenza e/o di monitoraggio in grado di promuovere un'azione capillare e positiva per far sì che anche culturalmente venga superata la pratica di tale tortura sul corpo di donne e bambine;Ribadito essenziale l'impegno della nostra Città per i diritti umani, contro la pena di morte e contro qualsiasi violenza, soprattutto sui minori;INVITA IL SINDACO A promuovere un coordinamento tra operatori scolastici, sociali e sanitari per una campagna che veda coinvolte anche le associazioni che si occupano di immigrazione. Con lo scopo di informare circa i rischi e le conseguenze che derivano da tale pratica per la vita, la salute, il benessere psichico delle donne che subiscono queste pratiche comunque lesive dell'integrità fisica e psichica della persona; A favorire presso i distretti sanitari una formazione permanente degli operatori per garantire un' assistenza specifica per le donne che, avendo subito mutilazioni genitali, vi si rivolgono nelle diverse fasi della loro vita (puerperio, gravidanza, parto, etc..); Ad attivarsi attraverso l'educazione sanitaria rivolta a tutte le comunità presenti nel nostro territorio, un'adeguata formazione sull'acquisizione della cultura della prevenzione ; Ad attivarsi presso il Ministero della Sanità affinché le strutture sanitarie, attraverso operatori del settore, possa divenire punto di riferimento per la conoscenza dei danni fisici e psichici che la pratica dell'infibulazione provoca.Firenze, 4 dicembre 2001p.LA COMMISSIONELa Presidente