Santa Maria Novella, Domenici: coprogettare, dialogare perchè il centro storico non sia una conchiglia vuota, ma il luogo dei fiorentini
L'importanza della coprogettazione per non innescare processi di trasformazione urbana che provengano esclusivamente "dall'alto". L'importanza del dialogo, del "fare insieme". E' con queste parole che il sindaco Leonardo Domenici ha dato il via ai lavori del convegno che ha come oggetto il restauro e la riqualificazione di piazza Santa Maria Novella in corso presso il Convento della Chiesa in piazza della Stazione. A discutere del progetto intellettuali, comitati di cittadini, associazioni, architetti, esperti del Comune"La nostra città, - ha sottolineato Domenici- è in fase di trasformazione urbana. Stiamo partendo con grandi interventi che hanno lo scopo di riqualificare non solo il centro ma anche le periferie urbane, come la zona di Peretola, Brozzi, Quaracchi. E tutto quanto il processo di rinnovo non deve cadere dall'alto, ma essere il frutto della concertazione e del dialogo. Il processo di cambiamento è complesso, coinvolge non solo le piazze, i negozi storici, ma anche gli spazi per i giovani con cui dobbiamo confrontarci".Ed, a maggior ragione quando si tratta di una piazza così importante, è necessario colloquiare sulle possibili strade che potranno "farla rinascere". Il progetto è in parte già delineato e anche finanziato: ci sono 5 miliardi, di cui uno già in bilancio per restaurare l'intero spazio di Santa Maria Novella. L'idea di fondo è quella di riportare la piazza a quella che era in origine, uno slargo pavimentato, uno spazio aperto che superi le attuali aiuole, che furono aggiunte solo negli anni 20 e che ad oggi sono più che altro fonte di degrado.Dopo i saluti del sindaco ha preso la parola l'assessore all'ambiente Vincenzo Bugliani, il sovrintendente ai beni architettonici e ambientali Mario Lolli Ghetti e il professor Francesco Gurrieri dell'università di Firenze che è entrato direttamente nel merito del problema tracciando le coordinate del restauro della piazza .Oltre alla nuova pavimentazione andranno ripensati gli arredi, le panchine, le edicole. Ma anche il traffico veicolare, che andrà riproposto in modo che autobus e macchine non passino più di lì. "Abbiamo l'obbligo, - ha continuato Domenici- di riqualificare il centro storico. Ben vengano i turisti, ma è necessario che anche i fiorentini si riapproprino completamente dei luoghi storici del centro, che non deve essere una "conchiglia vuota"".Il sindaco ha poi fatto riferimento al già avviato processo di recupero delle Murate con alloggi, una piazza e dei servizi: "le città, - ha poi aggiunto il primo cittadino citando Leon Battista Alberti- non sono come pietre e costruzioni, ma realtà umane e sociali". E a proposito dell'importanza del dialogo e della discussione Domenici ha ricordato che sulla rete civica del Comune è aperto il sito sul piano strategico, in cui tutti possono dire la loro contribuendo con idee e commenti al processo di rinnovo. "Ancora una volta un esempio della necessità, oltre che dell'importanza, della partecipazione diretta dei cittadini al cambiamento della città".Il convegno continuerà con gli interventi dell'architetto Gaetano Di Benedetto della direzione urbanistica e nel pomeriggio con la tavola rotonda a cui parteciperanno l'assessore Siliani, Biagi, l'associazione degli albergatori, la Comunità dei padri Domenicani, l'associazione Santa Maria Novella. (lb)Palazzo Vecchio, venerdì 14 dicembre 2001